Sono 12, sui 17 presentati dal sindaco e dai gruppi consiliari e discussi in Aula, gli emendamenti al Bilancio preventivo armonizzato 2017-2019 approvati dal Consiglio comunale di Modena nella seduta di giovedì 26 gennaio. In particolare, i cinque del sindaco, oltre ad avere una valenza tecnica (aggiornando il documento presentato in dicembre ad alcune novità introdotte a livello nazionale dalle leggi finanziarie e dal nuovo Codice degli appalti), intervengono su alcuni aspetti della manovra andando, per esempio, a definire in modo puntuale l’utilizzo del milione di euro aggiuntivo assegnato al welfare, con interventi per il diritto alla casa, il sostegno alla disabilità, la prevenzione del disagio di minori e adolescenti, interventi per le famiglie e per i soggetti a rischio di esclusione sociale. L’emendamento ha un valore di circa 600 mila euro nella parte corrente.

Sempre in parte corrente vengono previste le risorse per una possibile tornata elettorale nel 2017 (fondi per 329 mila euro per l’organizzazione dei seggi che, nel caso, saranno trasferiti dallo Stato), oltre a un adeguamento di 100 mila euro delle previsioni di entrate dell’imposta di soggiorno (che verranno utilizzati per iniziative di promozione e cultura) e per il subentro del Comune nella gestione dell’ex Opera Pia Storchi.

In conto capitale sono inserite contabilizzazioni per 750 mila euro in seguito a permute, mentre un contributo regionale di 47 mila euro andrà rafforzare gli interventi nel campo degli investimenti per manutenzioni e messe e a norma di edifici: dal Teatro Carducci (400 mila euro) ai Laboratori Aem (400 mila euro), dal cavalcavia Menotti (400 mila euro) al sottopasso ex Benfra (150 mila), fino alla casa protetta Ramazzini (150 mila euro). Prevista anche la possibilità di affidare attività di progettazione per gli interventi da realizzare con le risorse del bando Periferie: 18 milioni di euro assegnati al Comune.

Con l’emendamento presentato dal Pd si prevede un contributo ulteriore di 250 mila euro al progetto di sostegno al reddito delle famiglie tramite Patto sociale già operativo dallo scorso anno (le risorse vengono stornate da altre voci del welfare per 200 mila e dalla cultura per 50 mila) e che verrà affiancato dagli interventi nazionali (Sia) e regionali (Res) rivolti alle situazioni di maggiore disagio. Approvati anche gli altri quattro emendamenti presentati dalla maggioranza: uno di Fas-Sinistra italiana (30 mila euro in parte corrente per la creazione di uno sportello sociale per agevolare le pratiche del Sia) e tre di Sel: 20 mila euro in parte corrente per la programmazione dello Spazio Tenda e un bando a sostegno delle attività giovanili; 30 mila euro di investimenti per il potenziamento delle rastrelliere porta bici; 15 mila euro di investimenti per la dotazioni di bici elettriche alla struttura comunale, in particolare alla Polizia municipale .

Approvato anche l’emendamento proposto dal gruppo Per me Modena per un rafforzamento con 100 mila euro degli investimenti di manutenzione straordinaria del verde e la dotazione di nuovi arredi per il Parco delle Mura, così come ha ottenuto un voto favorevole uno dei sei emendamenti proposti dal Movimento 5 Stelle: 100 mila euro per l’abbattimento di barriere architettoniche grazie a una riduzione delle risorse previste per interventi allo Stadio Braglia.

Non sono stati approvati, invece, gli altri cinque emendamenti relativi agli incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici (20 mila euro in parte corrente da stornare dalle spese del Gabinetto del sindaco), un aumento delle risorse per il diritto alla casa (50 mila euro da tagliare ai costi della cultura per l’affitto del Mata), il taglio di 250 mila euro nell’investimento del Data center (per finanziare l’estensione del wi fi, la lotta all’inquinamento elettromagnetico, arredi e attrezzature di scuole e asili nido), 100 mila euro di investimenti per l’attuazione di nuove zone 30 (aree della città con il limite di velocità di 30 chilometri orari) e il taglio di 60 mila euro in parte corrente per aumentare la dotazione del diritto alla casa (30 mila) e del sostegno allo sviluppo economico (30 mila).

Altri due emendamenti del Movimento 5 Stelle, che non avevano ottenuto il parere tecnico contabile positivo, sono stati ritirati e sostituiti con altrettanti ordini del giorno.