Creatività, sperimentazione, innovazione: sono questi gli elementi che hanno permesso a cinque Istituti comprensivi della nostra città di posizionarsi ai vertici della classifica del bando Miur “Atelier creativi. Piano nazionale scuola digitale” e di aggiudicarsi un finanziamento di oltre 70mila euro. Serviranno per l’acquisto di tecnologie quali stampanti e scanner 3D e altre attrezzature digitali con cui costruire nuovi percorsi di sperimentazione e conoscenza. I bambini potranno così supportare l’indagine scientifica stampando i materiali necessari all’esperimento stesso, coniugare manuale e digitale, documentare e raccontarne gli esiti attraverso videocamere, fotocamere digitali, costruire nuovi format narrativi per e-book.

“Creatività e innovazione sono storicamente parte del dna delle nostre scuole, a partire dalla fascia 0-6 anni all’interno dei nidi e delle scuole d’infanzia – dice l’assessore comunale all’Educazione Raffaella Curioni – Ora, grazie a questo finanziamento che ci ha visto primi in Italia tra oltre 3400 domande pervenute a livello nazionale, sarà possibile dare ulteriore continuità anche all’interno della scuola primaria a un approccio educativo basato sulla valorizzazione del saper fare e sperimentare proprio dei bambini. I progetti elaborati dalle scuole, insieme a Officina educativa, daranno la possibilità, attraverso l’ausilio delle tecnologie più avanzate, di avvicinarsi alla scienza e allo studio della natura all’interno di atelier esperienziali, in cui il bambino osserva il mondo, pone domande, cerca risposte, costruisce saperi e crea i materiali, in continua interazione con il gruppo. Il tutto all’interno di un’ottica di condivisione anche con la città, perché queste non resteranno opportunità confinate all’interno delle cinque scuole vincitrici, ma saranno aperte al più ampio pubblico”.

Gli atelier creativi costruiranno infatti, in co-progettazione con il servizio Officina Educativa del Comune di Reggio Emilia, una rete informale diffusa di spazi cittadini dedicati alla creatività e alla ricerca per bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni. Questi spazi saranno disponibili per tutti gli studenti degli Istituti comprensivi coinvolti, ma anche per i bambini e ragazzi delle altre scuole e, in orario extrascolastico, anche per singoli o gruppi di bambini e ragazzi in occasione di giornate dedicate.

I PROGETTI VINCITORI – Il progetto elaborato dall’Istituto Da Vinci, dal titolo “Il taccuino di Leonardo”, coniugherà indagine scientifica e sperimentazione linguistica attraverso un approccio interdisciplinare che accompagnerà i bambini dalla costruzione e realizzazione dell’esperimento scientifico alla documentazione e narrazione dell’esperimento stesso attraverso percorsi di storytelling digitale della scienza.

L’atelier dell’Istituto Ligabue darà vita, all’interno dello spazio di lettura, a un luogo destinato allo storytelling e alla progettazione digitale di storie, favorendo l’interazione tra modelli narrativi tradizionali e innovativi. Il laboratorio prevede la lettura ad alta voce di storie tradizionali e di e-book, la creazione/trasformazione del libro in storia digitale e la narrazione orale/teatrale supportata dalla costruzione di scenografie digitali.

L’atelier della scuola secondaria di primo grado don Borghi invece parte dalla tradizionale vocazione della scuola per i laboratori di falegnameria e artigianato evolvendo la dimensione del “fare” a quella della fabbricazione digitale. Da un lato l’atelier si occuperà della creazione di oggetti digitali, dall’altro di raccontare gli oggetti creati (animandolo e controllandolo attraverso il coding e la robotica) e facendolo vivere come oggetto propulsore di inventastorie (storytelling).

L’atelier della scuola secondaria di primo grado Galilei ripenserà invece una moderna aula scolastica, arricchendola con device tecnologici che facilitino l’apprendimento, in uno spazio che riconfigura la sua organizzazione in termini di apertura verso l’esterno modificando la disposizione e la dotazione degli arredi.

Il laboratorio della scuola secondaria Einstein innoverà la tradizionale serra che da anni è icona dell’istituto. Partendo dall’osservazione diretta del territorio, gli alunni potranno fare rilevazioni tecniche (con macchine fotografiche ad alta risoluzione/scanner 3d/tablet) e documentare i percorsi attraverso video-lezioni autoprodotte e inserite in ambiente cloud per una condivisione immediata. All’interno dell’atelier i ragazzi potranno, sfruttando isole di lavoro, dapprima rielaborare e analizzare i dati raccolti (mediante pc con software appositi/Lim/microscopio elettronico) e successivamente documentare le attività svolte con software di videomaking, e-book e libri fotografici; attraverso la stampante 3D i ragazzi potranno infine produrre oggetti rappresentativi del territorio.