In questi giorni a Modena oltre 450 dermatologi provenienti da tutta Italia per partecipare al congresso annuale dell’Associazione Italiana di Diagnostica Non Invasiva in Dermatologia (AIDNID), società presieduta dal prof. Alessandro De Stefani, che quest’anno per l’organizzazione si è stata affidata alla prof.ssa Caterina Longo ed al prof. Giovanni Pellacani di Unimore – Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, rispettivamente presidente e co-presidente del meeting.

Il convegno, in corso di svolgimento al Forum Monzani (via Aristotele 33) e che si concluderà sabato 18 febbraio, intende offrire un aggiornamento puntuale dal punto di vista clinico e della ricerca delle metodiche tradizionali e delle metodiche emergenti di diagnostica non invasiva, pratiche nelle quali tra l’altro la Struttura Complessa di Dermatologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, diretta dal prof. Giovanni Pellacani è all’avanguardia, con l’obiettivo di fornire nuovi stimoli e approfondimenti della materia.

“Negli ultimi decenni la semeiotica dermatologica – spiegano i proff. Caterina Longo e Giovanni Pellacani di Unimore – si avvale non solo dell’esame clinico ma anche di strumenti di diagnostica non invasiva atti a migliorare l’accuratezza diagnostica in ambito dermo-oncologico, nella valutazione delle patologie infiammatorie e nel monitoraggio di farmaci topici e sistemici. Unitamente alla dermoscopia che risulta la metodica di gran lunga più diffusa tra i dermatologi nuove promettenti metodiche sono state sviluppate e applicate in vari ambiti”.

In questo appuntamento modenese sarà posto particolare accento, dunque, sulla dermoscopia, non solo per la sua applicazione in campo dermo-oncologico ma anche per valutazione di patologie infiammatorie (inflammoscopy), infezioni e infestazioni (entomodermoscopia), e lo studio del cuoio cappelluto e dei capelli (triscopia)e del microcircolo cutaneo (capillaroscopia). E così pure sulla microscopia confocale in vivo con le sue più recenti acquisizioni in campo diagnostico e di management delle lesioni tumorali e infiammatorie, e la microscopia confocale ex vivo, applicata per la definizione dei margini chirurgici secondo Moha di tumori epiteliali quali il carcinoma basocellulare e spinocellulare.

Importanti i contributi portati a questo incontro dai proff. Susana Puig, Josep Malvehy, Aimilios Lallas e Salvador Gonzales Rodriguez.

Nella giornata conclusiva di sabato 18 febbraio alle ore 10.00 sarà dato spazio ai giovani con varie attività che li coinvolgono da vicino, dai poster digitali alle “next generation dermatology”, comunicazioni libere in tema di diagnostica non invasiva, e al secondo Campionato Italiano di Dermatologia, le cui premiazioni verranno effettuate a partire dalle ore 13.00 con la proclamazione del vincitore della Miglior Presentazione Next Generation Dermatology, della Migliore Produzione Scientifica 2016 – under 40 e del Miglior Poster.