Si è svolto questa mattina anche a Modena davanti alla sede della Questura in via Palatucci, il presidio promosso in tutta Italia dal sindacato di polizia Silp per la Cgil contro il provvedimento di riordino delle carriere in discussione alle Commissioni parlamentari competenti. “Serve un vero riordino interno dei ruoli e delle qualifiche dei poliziotti, necessario per lavorare meglio e garantire più sicurezza ai cittadini” – ha spiegato il segretario generale Silp Cgil Daniele Tissone, lanciando la mobilitazione #riordinosimanoncosi. A motivare la protesta lo schema di decreto legislativo (ora inviato alle Commissioni parlamentari competenti) contenente il provvedimento sul riordino, che il sindacato giudica “irricevibile”.
I poliziotti italiani attendono il riordino dal 1995. “Siamo riusciti, con la nostra battaglia, ad avere la disponibilità di poco meno di un miliardo di euro – spiega Tissone -. La riforma che è stata partorita, invece, non valorizza come si dovrebbe il merito e la professionalità, soprattutto nella fase transitoria, e non risolve i problemi storici di disallineamento tra polizia e altre forze dell’ordine, di mancati concorsi interni e di mancate progressioni di carriera”.
L’appuntamento di oggi rappresenta per il Silp Cgil solo “la prima di una serie di iniziative che porteremo avanti per sensibilizzare soprattutto la nostra amministrazione, e tramite essa il governo”. Anche perché a breve, conclude il segretario generale, “si aprirà un’altra partita, non meno decisiva: quella del rinnovo contrattuale, atteso dalle lavoratrici e dai lavoratori in divisa da ben otto anni”.