Lo sfruttamento della condizione di debolezza dei lavoratori, che in talune circostanze sono costretti a prestazioni lavorative a bassissimo costo e senza alcuna tutela, è una delle piaghe dell’odierna società italiana. Il fenomeno del caporalato e della speculazione sulla pelle dei lavoratori – non di rado accompagnato anche dall’uso della violenza, sia per costringere tali soggetti a continuare a prestare la propria opera, sia per dissuaderli dal denunciare l’illegalità della loro situazione – costituisce sempre più spesso oggetto di cronaca anche nelle nostre realtà locali, solo apparentemente immuni da tali deleterie situazioni. Il contrasto a tale pernicioso fenomeno – presente in special modo in ambito agricolo, ma certo non in via esclusiva – ha portato nello scorso mese di ottobre alla riforma dell’art. 603 del Codice Penale, dando un nuovo inquadramento ai casi ed ai soggetti coinvolti e migliorando la qualità degli strumenti repressivi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Per far chiarezza sulla materia, l’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Modena in collaborazione con  l’Associazione Nazionale dei Consulenti del Lavoro ha organizzato per giovedì 16 marzo, dalle ore 14 alle ore 18,30 presso il Teatro della Fondazione Collegio San Carlo di Modena, un convegno di rilievo nazionale dal titolo “Il lavoro che cambia: il nuovo caporalato”, al quale parteciperanno i vertici del Consiglio Nazionale dell’Ordine, a partire dal Presidente Marina Calderone (che è anche Presidente Nazionale del Comitato Unitario delle Professioni), oltre ad esponenti locali e nazionali del mondo professionale ed istituzionale.

“Con l’approvazione della legge n°199/2016 – avvenuta lo scorso 18 ottobre – il quadro normativo in materia di sfruttamento dei lavoratori è stato profondamente modificato. Oggi, infatti, anche il datore di lavoro che ponga in essere una condotta di sfruttamento del lavoratore può essere chiamato a rispondere del reato di caporalato, e non più soltanto l’intermediario. La legge, peraltro, non limita la fattispecie penale alle sole imprese agricole, come comunemente si crede, e può essere applicata ad ogni tipologia di impresa. Per questo abbiamo deciso di organizzare un momento di confronto tra colleghi ed esperti della materia, per fare il punto della situazione e chiarire alcuni aspetti critici che investono direttamente anche la nostra professione, in qualità di consulenti ed assistenti delle parti coinvolte” afferma Roberta Sighinolfi, Presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Modena.

Tra le tante novità, ad esempio, sono stati introdotti i cosiddetti indici di  sfruttamento (la  reiterata  corresponsione   di   retribuzioni   in   modo palesemente   difforme   dai   contratti   collettivi   nazionali,  o  comunque sproporzionate rispetto alla quantità e qualità del lavoro prestato; la reiterata violazione della normativa relativa all’orario di lavoro, ai periodi di riposo, al riposo settimanale,  all’aspettativa obbligatoria, alle ferie; la  sussistenza  di  violazioni  delle  norme  in  materia  di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro; la sottoposizione del lavoratore a condizioni  di  lavoro,  a metodi di sorveglianza o a situazioni alloggiative degradanti) che, uniti ad aggravanti specifiche quali la minore età dei lavoratori o il numero superiore a tre dei lavoratori reclutati, comportano consistenti aggravi di pena.

Di tutto questo, quindi, verrà fatta debita analisi nel corso del convegno, che si aprirà con i saluti istituzionali dei rappresentanti di Prefettura, Questura e Camera di Commercio di Modena. Un breve saluto istituzionale sarà portato anche da parte di don Giuliano Gazzetti (Responsabile della Pastorale del Lavoro dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola), dei Comandanti dei Carabinieri e della Guardia di Finanza di Modena, di Andrea Bosi (Assessore al Lavoro del Comune di Modena), di Pietro Balugani (Presidente del C.U.P. – Comitato Unitario delle Professioni di Modena) e Dario Montanaro (Presidente nazionale dell’Associazione dei Consulenti del Lavoro).

Alle ore 15 è prevista la relazione sul quadro giuridico della nuova norma a cura di Massimo Braghin (Presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Rovigo), cui farà seguito l’intervento di Cosimo Zaccaria (Avvocato penalista del Foro di Modena) sugli aspetti penali e sui risvolti professionali. Alle ore 17 interverrà Marina Calderone, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, a cui farà seguito una tavola rotonda alla quale parteciperanno esponenti delle Forze dell’Ordine, delle Parti sociali, dell’Ispettorato del Lavoro di Modena e dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro. In questo ambito verrà illustrata l’attività svolta dalle Forze dell’Ordine in materia di vigilanza sul lavoro, con analisi di alcuni casi concreti verificatisi in ambito locale. In chiusura di giornata, l’intervento di Sergio Stelitano (Responsabile progetto Asse.Co. della Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro) farà il punto sugli strumenti di asseverazione esistenti a garanzia dei terzi e delle aziende.

Le relazioni e la tavola rotonda saranno introdotte e moderate dal dott. Rosario De Luca, Presidente della Fondazione di Studi dei Consulenti del Lavoro.