È “Progetto periferie. Ri-generazione e innovazione” il nome scelto per il Programma di riqualificazione urbana e sicurezza dell’area nord di Modena. Dopo aver ottenuto il sesto posto nella graduatoria nazionale del cosiddetto Bando periferie, con 18 milioni di euro di finanziamenti dal Governo, il Comune ha avviato il percorso di progettazione che, coordinato dalla Direzione generale, è approdato alla definizione di un masterplan presentato martedì 9 maggio alla commissione consiliare Seta.

Il masterplan prevede la progettazione dello spazio pubblico come spazio di relazione che tiene insieme le varie zone dell’area, in un quadro di rigenerazione urbana che vedrà il coordinamento da parte dell’Amministrazione di un mix di interventi pubblici e privati.

Nel presentare il documento alla stampa, insieme all’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli e all’assessore ai Lavori pubblici Gabriele Giacobazzi, il sindaco Gian Carlo Muzzarelli ha sottolineato che gli interventi previsti consentiranno di far ripartire un pezzo della città, che cambia completamente volto e viene ricucito al centro storico. L’investimento complessivo supera i 59 milioni di euro: oltre ai 18 di finanziamento statale ne sono previsti 7 del Comune e più di 34 di altri soggetti pubblici e privati.

Il masterplan rappresenta la sintesi di una strategia urbana che disegna un nuovo assetto del quartiere con la scuola, la ricerca e l’innovazione (“ci abbiamo messo la testa e il cuore”, ha affermato Muzzarelli) definendo un progetto urbanistico che risponde a tre obiettivi: creare un centro, individuato in strada Canaletto e nel polo che comprende il PalaMadiba, le scuole Marconi e la Palazzina Pucci; guidare i flussi, con interventi qualificanti su infrastrutture e mobilità; avvicinare il centro della città.

Gli interventi previsti dal masterplan riguardano quindi sia il sistema della mobilità e gli interventi per la sicurezza, sia la valorizzazione di edifici pubblici. Nei giorni scorsi, la Giunta comunale ha approvato in linea tecnica tali interventi che, in particolare, prevedono la riqualificazione delle vie Canaletto, Finzi, del Mercato, Toniolo, Triva, dell’area Porta nord della Stazione ferroviaria, la realizzazione di un nuovo sottopasso ferroviario più ampio e attrezzato rispetto a quello esistente e lo sviluppo nell’area del sistema di videosorveglianza. Ma anche un progetto di Housing sociale, un centro diurno per disabili, la sede della Medicina dello sport, il Modena Innovation Hub e Data center. L’area sarà inoltre oggetto di valorizzazione commerciale da parte di privati, come la già prevista realizzazione di una superficie di vendita di medie dimensioni a marchio Esselunga, fin dall’inizio partner dell’operazione relativa al Bando Periferie. Previsti anche fondi a sostegno del commercio nelle aree di viale Gramsci e via del Mercato (250 mila euro) e al centro di vicinato Sacca.

L’obiettivo è valorizzare l’area, su cui è stata fatta un’analisi degli attrattori e dei flussi, attraverso un approccio progettuale capace di cogliere elementi identitari dei luoghi e di renderli elementi di connessione e sviluppo. Un’area dove sono presenti due quartieri residenziali ben riconoscibili per caratteristiche, la zona Ina Casa e viale Gramsci, aree produttive ancora attive e altre dismesse, poli attrattori ricchi di funzioni pubbliche, come il PalaMadiba e la Casa della salute in corso di realizzazione. La rigenerazione deve passare attraverso l’eliminazione di barriere, come ad esempio gli spazi abbandonati, la scarsa penetrabilità delle aree e la presenza di assi viari su cui il transito è prevalentemente a velocità sostenuta. Verranno inoltre valorizzate le architetture (la Palazzina Pucci e l’edificio del Mercato Bestiame), le alberature e il verde (la zona del Mercato Bestiame e i parchi Gerosa e XXII Aprile che verranno connessi), ingressi e soglie (la Palazzina Pucci e il polo scolastico), rete dei percorsi minori (in particolare ciclabili e pedonali).

 

STRADA CANALETTO CUORE DELL’AREA

Il cuore dell’area oggetto di rigenerazione a nord della ferrovia sarà strada Canaletto sud, che diventerà una sorta di boulevard con ciclopedonali su entrambi i lati e una fascia centrale verde che ospiterà oltre ad alberature anche la filovia e una nuova illuminazione stradale. Da via diventerà un elemento di connessione tra una porzione e l’altra della zona, favorendo la permeabilità per la mobilità dolce. E sarà anche l’asse centrale per la ricucitura con il centro storico, al quale verrà riconnesso attraverso un nuovo tratto di via Finzi, fino al parcheggio Porta Nord, e con un moderno sottopasso ferroviario dotato di tapis roulant accessibile a pedoni e ciclisti con uscita in piazza Dante.

Il polo tra il PalaMadiba, le scuole Marconi e la Palazzina Pucci sarà rafforzato con nuove funzioni pubbliche che entrano in relazione con quelle esistenti: la scuola ‘innovativa’, la trasformazione degli uffici del macello in polo a servizio del sistema scolastico e formativo, il Data center con l’Academy per la formazione sulla sicurezza informatica. Il Campolungo rimarrà il cuore verde del quartiere dell’ex mercato e più a nord troveranno sede il ‘rotore’ (complesso di edifici il cui cantiere è oggi bloccato) e la nuova palazzina di Cambiamo in via Forghieri, che ospiteranno l’housing sociale e le nuove edificazioni delle politiche abitative: edilizia convenzionata ed Ers, alloggi attrezzati per persone con disabilità e il centro diurno per disabili.

Dal masterplan illustrato nella seduta della commissione consiliare Seta, emerge una chiara struttura viaria, con al centro la nuova piazza pubblica, in cui verrà rivisto il rapporto gerarchico delle strade. In particolare, via Finzi diventerà il collegamento principale tra la tangenziale e la Porta Nord della Stazione ferroviaria, mentre le altre strade nord sud assolveranno principalmente a funzione di distribuzione del traffico verso i comparti adiacenti.

In tutta l’area, sulle strade esistenti e nuove, saranno realizzati percorsi ciclopedonali, adeguate le aree di sosta per i mezzi pubblici, sistemato il verde e l’illuminazione pubblici, predisposte zone ciclopedonali con pavimentazioni speciali, rimodulati gli attraversamenti protetti per migliorare la sicurezza di ciclisti e pedoni, e gli incroci con la previsione di una serie di rotatorie: su via Fanti all’intersezione con via Pico della Mirandola, che sarà collegata anche con via Finzi attraverso un nuovo tratto stradale; su via Finzi presso il collegamento con la tangenziale, all’altezza di via Gerosa e all’incrocio con via Soratore; su via del Mercato all’incrocio con via Toniolo e strada Canaletto sud. Due importanti assi ciclopedonali saranno inoltre realizzati da nord a sud all’interno del nuovo comparto e da est a ovest di collegamento tra il verde della zona Sacca e il parco XXII Aprile lungo via Gerosa e via Toniolo.

 

Immagine: rendering di strada Canaletto dopo l’intervento