Si terrà a Bologna, giovedì 8 giugno dalle ore 14.00 alle ore 18.30 presso la Sala “G. Fanti” Assemblea Legislativa Regione Emilia-Romagna, il convegno “LOTTE E AMIANTO: SOFFERENZA, COINVOLGIMENTO, IMPEGNO – Uno sguardo transnazionale” organizzato da AFeVA Emilia Romagna, che ha raccolto una proposta di Agata Mazzeo, giovane antropologa dell’Università di Bologna e di San Paolo del Brasile, con il Patrocinio dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna.

Importanti i contributi internazionali, una rara opportunità di ascoltare la testimonianza di Fernanda Giannasi dell’Associazione Brasiliana Esposti Amianto Brasile, paese che non ha bandito l’amianto, e vede ancora oggi migliaia di lavoratori esposti alla Fibra killer dell’Amianto.

Poi l’intervento di Laurie Kazan-Allen dell’International Ban Asbestos Secretariat, United Kingdom, organizzazione che si batte su scala mondiale per la messa al bando globale dell’Amianto.

Poi le esperienze di Bari, Casale Monferrato, dell’OGR di Bologna, di Rubiera.

Benedetto Terracini e Fiorella Belpoggi, ci parleranno di ricerca scientifica al servizio della salute dei lavoratori.

Alberto Prunetti, di come la scrittura diventa il filo di sutura che guarisce le ferite dell’Amianto.

Di come si comunica e come si attivano i giovani per affrontare il problema amianto a Bologna ed a Casale Monferrato.
Un altro mondo senza amianto è possibile.

“Storie di persone, lavoratori, e comunità territoriali che reagiscono e testimoniano col loro impegno la volontà di essere “testimoni di un abuso patito” e non vittime passive, pertanto costruttori di un mondo diverso. È nostra intenzione indagare diverse realtà, anche nello scenario internazionale, e riflettere, fra gli altri aspetti, su come la nostra lotta si connette con l’impegno dei ricercatori e della scienza, su come questo portato di consapevolezza si trasmette alle nuove generazioni, su come si può comunicare il dramma amianto e l’impegno per una società più giusta”. (Andrea Caselli – Presidente AFeVA Emilia Romagna)

 

“…Il mercato transnazionale dell’amianto è causa della morte di 107,000 uomini e donne nel mondo ogni anno e tuttora 125 milioni di persone sono esposte quotidianamente all’amianto nei luoghi di lavoro. Ad oggi, l’uso e la commercializzazione di tutti i tipi di amianto sono stati proibiti solo in 59 Paesi… L’impatto dell’economia dell’amianto sull’ambiente, sulle comunità di cittadini e lavoratori esposti provoca una sofferenza, tanto sociale quanto privata, la quale, per gli effetti devastanti che produce, può essere intesa in termini di disastri, lenti, silenti e spesso non riconosciuti. Questo incontro si propone di dare voce a chi tali disastri, li vive quotidianamente, nel proprio corpo, negli affetti, nella fabbrica e nella propria città e, allo stesso tempo, li combatte, contrasta e rende visibili attraverso il coinvolgimento in diverse pratiche di attivismo e impegno, in nome della giustizia sociale e per un mondo senza amianto”. (Agata Mazzeo -Antropologa, Università di Bologna/Università di São Paulo)