Sono state pubblicate oggi le prime anticipazioni sul report 2016 sugli incidenti stradali nei comuni della città metropolitana di Bologna a cura dell’Ufficio statistica di Palazzo Malvezzi.

Dal report emerge che lo scorso anno nell’area metropolitana si sono verificati 3.898 incidenti stradali con infortunati, 104 in più rispetto al precedente anno pari al +2,7%, in media 10,7 incidenti ogni giorno. Nell’ultimo decennio l’incidentalità tende a diminuire anche se tale andamento è più rallentato nell’ultimo quinquennio (Tab.1 e Fig.1).

Le persone decedute sono 66,2 in più rispetto al 2015 ma in raffronto a dieci anni prima la mortalità è diminuita del 36%. L’obiettivo europeo 2020 che prevede una riduzione del 50% della mortalità rispetto a quella registrata nell’anno 2010 è quindi tendenzialmente rispettato (Tab.1 e Fig.2).

Le persone ferite sono 5.379 con un aumento rispetto all’anno precedente del +0,4%. Tra questi feriti, 459 erano a bordo di bici e 441 erano pedoni (Tab.1).

Le strade comunali, urbane ed extra urbane, raccolgono la parte più consistente dell’incidentalità pari a 2.540 incidenti, quasi il 70%, ma il più elevato indice di mortalità specifico per strada è a carico delle statali con 3,4 decessi ogni 100 incidenti su tali strade (Fig.3).

Nel 2016 il costo sociale sostenuto dalla collettività a causa della morte o del ferimento di persone in seguito ad un incidente è stato quantificato pari a 369.182.769 euro, con un incremento nell’ultimo anno dell’1,4% (Tab.1).

Nel territorio metropolitano è Bologna il comune che registra quasi il 50% dell’incidentalità complessiva con 1.924 incidenti e 16 morti, rispettivamente 52 in meno e 9 in meno rispetto al 2015. In ordine decrescente, i due ambiti che seguono il capoluogo sono il Nuovo Circondario Imolese, con 493 incidenti e 15 morti, e le Valli del Reno, Lavino e Samoggia con 423 incidenti e 9 morti (Fig.4 e Tab.2).

Appare rilevante la mortalità a carico di pedoni e ciclisti che raccolgono più del 40% della mortalità complessiva in quasi tutti gli ambiti territoriali metropolitani (Fig.5 e Tab.2).