«Sono numerose anche a Modena e provincia le famiglie in difficoltà perché devono assistere anziani non autosufficienti. È a loro che guarda la proposta di legge del sindacato pensionati della Cisl». Lo afferma Adelmo Lasagni, segretario generale della Fnp Cisl Emilia Centrale, commentando la proposta di legge per la non autosufficienza, presentata ieri a Roma dai pensionati Cisl al ministro per le Politiche sociali Giuliano Poletti.

Nata da un’approfondita ricerca realizzata da un gruppo di docenti e ricercatori universitari con il supporto della Fondazione Pastore, la proposta di legge riguarda quasi tre milioni di italiani, soprattutto anziani e pensionati, con una qualche forma di disabilità.

«Questo progetto è il frutto di un lungo percorso che ci ha visti lottare in prima linea per il riconoscimento di un’assistenza dignitosa alle numerose famiglie, anche modenesi, che vivono quotidianamente il dramma della non autosufficienza – dichiara Lasagni – In particolare, è sempre più evidente la mancanza di una legislazione specifica che definisca i livelli essenziali e renda esigibili le prestazioni. Per raggiungere questo obiettivo è necessario, tra le altre cose, un incremento del Fondo per la non autosufficienza e una revisione degli interventi assistenziali che privilegi i servizi rispetto alle erogazioni monetarie e permetta di rispondere adeguatamente ai bisogni della popolazione più fragile».

Il progetto di legge contiene una serie di livelli essenziali delle prestazioni per la protezione delle persone non autosufficienti, la cui stesura è stata promossa dalla Fnp Cisl. Obiettivo dell’iniziativa è introdurre un sistema di welfare rinnovato, integrato e comunitario, nonché di tipo partecipato e solidale, in grado di muovere dalla responsabilità collettiva della presa in carico del non autosufficiente. «La speranza – continua Lasagni – è che il modello proposto possa finalmente rappresentare un’occasione di rilancio delle politiche sociali del nostro Paese, dimostrando un segnale forte di attenzione ai bisogni quotidiani delle famiglie e, nel rispetto del dovere solidaristico di cui all’art. 2 della Costituzione, contribuendo a garantire servizi e dignità a quanti vivono in una condizione di non autosufficienza, in particolare nell’ultima fase della loro vita.

Anche a Modena la mancanza di norme specifiche è un dramma sociale che colpisce numerose famiglie di pensionati e non. L’assistenza agli anziani che non riescono a svolgere autonomamente le attività quotidiane è così lasciata in mano alle famiglie, con l’unico aiuto – conclude il segretario generale della Fnp Cisl Emilia Centrale – di assistenti famigliari non sempre preparati a un compito così complesso».