La Guardia di Finanza di Bologna, su disposizione della locale Procura della Repubblica, sta eseguendo una serie di perquisizioni presso un locale della movida bolognese, oltre che presso le sedi di società e abitazioni di persone fisiche, a vario titolo coinvolte nel fallimento della Annix S.r.l. (società che, fino al 2007, ha curato la gestione della discoteca). Contestualmente si sta provvedendo, su disposizione del GIP, Dott.sa Zavaglia, al sequestro preventivo dell’intero capitale sociale di due società che, allo stato, detengono e gestiscono il locale, il cui valore ammonta a circa 1.000.000 di euro.
Le indagini del Nucleo di Polizia Tributaria felsineo hanno consentito di rilevare come alla base del fallimento della Annix S.r.l. – intervenuto nel 2012 – vi siano state principalmente
due cessioni societarie, eseguite a distanza di pochi mesi l’una dall’altra, attraverso le quali gli amministratori pro-tempore della fallita avevano trasferito, in maniera simulata, l’azienda
(composta dalla discoteca e attività annesse) in favore di un’altra società agli stessi riconducibile e a un prezzo notevolmente inferiore rispetto a quello contabile.
Peraltro gran parte delle somme derivanti da tale cessione veniva utilizzata per rimborsare i finanziamenti concessi dai soci-amministratori, in evidente violazione dell’art. 2476 cc che
prevede come i debiti nei loro confronti debbano essere ripianati solo dopo il pagamento di tutte le altre pendenze della fallita.

Oltre alle condotte di distrazione patrimoniale – che avevano di fatto reso la Annix S.r.l. una “scatola vuota” piena di soli debiti – è stata anche rilevata un’ipotesi di bancarotta documentale, attesa l’assenza totale dei libri e delle scritture contabili, distrutti e/o occultati con lo scopo di evitare ricostruzioni postume e arrecare pregiudizio ai creditori.
Infine, si evidenzia come la S.r.l. beneficiaria della distrazione, a sua volta, al fine di intralciare l’attività di riscossione coattiva da parte dello Stato, avesse trasferito l’azienda ad altra società (altra S.r.l., riconducibile sempre agli stessi soggetti) in seguito ad accertamenti di natura fiscale che avevano portato alla contestazione di un’evasione di oltre 300.000 euro.
A conclusione delle indagini, i due amministratori della Annix S.r.l., che avevano architettato questo complesso sistema fraudolento, sono stati denunciati per i reati di bancarotta fraudolenta, patrimoniale e documentale, oltre che di sottrazione
fraudolenta al pagamento delle imposte. Uno dei due era già noto alle cronache giudiziarie per essere stato condannato per il fallimento di una società che, fino al 2006, gestiva una discoteca di Misano Adriatico, ponendo in essere delle
condotte del tutto simili a quelle contestate nell’odierna indagine.