Nella serata di martedì 18 luglio, alle 22.30 circa a Bologna, una pattuglia della Polizia Stradale transitando per Viale Pepoli ha sorpreso una persona mentre scavalcava il cancello di un’abitazione. Tempestivamente gli operatori hanno provveduto a fermare l’uomo, ma quest’ultimo ha mostrato fin da subito riluttanza nei confronti degli agenti, mettendo in atto un atteggiamento aggressivo, sicuramente dovuto all’assunzione di alcool.

Quando i poliziotti hanno cercato di accertare l’identità del soggetto, lo stesso si è mostrato poco collaborativo proferendo frasi ingiuriose ed offensive e solo dopo numerosi ammonimenti verbali da parte dell’equipaggio forniva loro delle fotocopie di documenti vari riferendo per giustificare il suo gesto che nell’abitazione vi era una ragazza che lui frequentava.

Poiché l’atteggiamento scontroso, addirittura violento, dello straniero proseguiva nel lanciare la sua bici verso gli operatori, che non venivano colpiti grazie ad una pronta reazione, e poi con spinte, manate e strattoni gli operatori della polizia stradale hanno chiesto ausilio, tramite la sala radio, di una volante della Questura che giungeva poco dopo sul posto. In tale piccolo lasso di tempo il soggetto riusciva a sottrarsi al controllo di polizia recandosi all’interno dell’abitazione.

Gli operatori della volante arrivati in ausilio, dopo aver fatto uscire l’uomo dall’abitazione in presenza della sua presumibile ragazza, una lecchese quarantunenne, che riconosceva l’uomo come persona da lei frequentata, hanno tentato nuovamente di portare a termine l’identificazione dello straniero che si presentava a petto nudo, scalzo e in evidente stato di alterazione dovuta dall’assunzione di alcool cercando con numerosi tentativi di colpire gli agenti con pugni al volto.

L’uomo è risultato infine essere un cittadino senegalese del 1970 in Italia senza fissa dimora. Tutti gli operatori intervenuti hanno riportato alla fine dell’intervento lesioni refertate presso l’ospedale Maggiore di Bologna. Per quanto sopra il soggetto è stato tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni finalizzate alla resistenza. Nel rito per direttissima di mercoledì 19 luglio è stato convalidato l’arresto e il senegalese è stato condannato a 10 mesi di reclusione.