Lavoratori delle Officine grandi riparazioni in prima fila a Cantiere 2 agosto, la maratona di narrazione popolare realizzata dall’Assemblea legislativa regionale in collaborazione con l’Associazione delle vittime della strage alla stazione di Bologna coordinati dal regista Matteo Belli. Le maestranze e i pensionati delle storiche officine delle ferrovie dello Stato si stringono attorno ai narratori popolari, in particolare al loro “collega” Salvatore Fais, e alla Presidente dell’Assemblea legislativa regionale Simonetta Saliera che ha fortemente voluto Cantiere 2 agosto.

A darne notizia sono le stesse rappresentanze delle Ogr di Bologna. I rappresentanti dei lavoratori hanno preso carta e penna e scritto a Saliera: “La Rsu dell’Ogr di Bologna condivide la narrazione delle 85 storie delle vittime raccontate dai cittadini: le lavoratrici e i lavoratori delle Ogr saranno in Piazza Medaglie d’Oro accanto a Salvatore Fais”. Così, dopo le “tute blu” dei ferrovieri e l’apprezzamento del Presidente dell’Associazione famigliari delle vittime Paolo Bolognesi (“Grazie a Cantiere 2 agosto ci saranno molte più persone alla cerimonia, grazie all’Assemblea e alla Presidente Saliera c’è Cantiere 2 agosto), a testimoniare l’apprezzamento per l’impegno dell’Assemblea legislativa arriva anche un’importante donazione artistica: Maurizio Osti, pittore di fama internazionale, ha donato alla Presidenza dell’Assemblea il “suo” manifesto del 2 agosto. Si tratta dell’originale del manifesto che l’artista realizzò nel 1992 in occasione della celebrazione dell’anniversario della strage di Bologna e che ora è esposto nella hall del Parlamento di viale Aldo Moro.

“Il manifesto rievoca l’infame strage e si fa carico e interprete con rabbia della domanda di giustizia che le vittime, i parenti delle vittime e tutti gli uomini bramosi di verità chiedono”, spiega Osti. “Grazie a Fais, a tutto il consiglio di fabbrica delle Ogr, a Osti e a tutti i cittadini che hanno accolto il nostro impegno per un sussulto di impegno civile. Grazie a tutti voi è possibile realizzare un’iniziativa che è un bene pubblico di tutta la nostra comunità: noi la vogliamo ricordare perché vogliamo la verità: ogni amnesia nasconde una sommaria amnistia”, spiega Saliera.