L’Istituto nazionale di sanità (Nih) è l’ultima agenzia statunitense a cancellare la locuzione “cambiamento climatico” dal proprio sito internet, una misura che nel corso degli ultimi mesi ha interessato diversi siti governativi. Come ha denunciato in un rapporto la Environmental Data and Governance Initiative, un gruppo che riunisce organizzazioni no-profit e accademici, “cambiamento climatico” è stato sostituito con “clima” sul sito dell’Istituto nazionale di scienze della salute ambientale (Niehs), che fa capo all’Nih.

Ce ne ha parlato  Tiziano Motti, l’eurodeputato al parlamento europeo della settima legislatura: “L’articolo “Cambiamento climatico e salute umana”, esemplifica il gruppo, è diventato “Clima e salute umana”, così come la sezione “Cambiamento climatico e salute dei bambini” è stata modificata in “Clima e salute dei bambini”. La direttrice della comunicazione dell’Niehs, Christine Flowers, ha difeso le modifiche parlando di “cambiamenti minori. L’informazione che forniamo rimane la stessa”.

Per gli Usa si tratta dell’ultimo sito governativo a subire ritocchi nel corso dell’amministrazione Trump, che non ha fatto mistero di essere scettico sul cambiamento climatico causato dall’uomo. Nel corso dei mesi un’intera sezione sul cambiamento climatico è scomparsa dal sito della Casa Bianca, mentre dal sito dell’Epa, l’equivalente del nostro ministero dell’Ambiente, sono state rimosse alcune pagine con dati climatici. Il sito dell’Epa, insieme a quello dei dipartimenti degli Interni e dei Trasporti, hanno subito cambiamenti linguistici sempre legati al riscaldamento globale.