L’hanno avvicinata con il presto di concordare una prestazione sessuale: uno gli ha strappato la borsetta l’altro il cellulare, poi si sono dati alla fuga dopo averla scaraventata terra. L’immediato allarme giunto al 112 dei carabinieri del comando Provinciale di Reggio Emilia, poco dopo le 2,00 odierna, e l’altrettanto tempestivo intervento di una pattuglia della stazione carabinieri di Corso Cairoli ha consentito ai militari di intercettare i due rapinatori durante la fuga. Sono stati bloccati: uno si era disfatto della refurtiva (la borsetta poi recuperata dai carabinieri) l’altro possedeva ancora il cellulare sottratto alla transessuale.

Con l’accusa di concorso in rapina aggravata i carabinieri della stazione di Corso Cairoli hanno arrestato il guineano T.A.B,  18enne ed il romeno I.T., 28enne, entrambi senza fissa dimora, ristretti a disposizione della Procura reggiana. Questa mattina compariranno davanti al tribunale reggiano per rispondere dell’accusa a loro contestata.

L’origine dei fatti questa notte poco dopo le 2,00 quando una pattuglia della stazione di Reggio Emilia Principale, su input dell’operatore in servizio al 112 allertato da un passante, si portava in via G.B. Vico della frazione Cella di Reggio Emilia dove poco prima una transessuale ecuadoregna era stata rapinata con violenza da due malviventi che gli strappavano la borsa e il cellulare per poi fuggire a bordo delle rispettive biciclette dopo averla scaraventata a terra. I militari dopo aver assicurato i soccorsi alla transessuale e raccolto la testimonianze dei due rapinatori, si ponevano immediatamente alle ricerche degli stessi localizzando in Via Fratelle Cervi, all’altezza della rotonda con via Plauto, due stranieri in bicicletta corrispondenti per descrizione agli autori della rapina. Subito fermati venivano identificati per un cittadino guineano e un romeno senza fissa dimora. In disponibilità del primo il cellulare appena sottratto alla transessuale mentre poco lontano su indicazione del romeno i carabinieri recuperavano la borsa con tutti i documenti della transessuale che lo stesso aveva gettato durante la fuga. Oltre ai riscontri oggettivi che acclaravano la loro responsabilità i due stranieri venivano riconosciuti quali autori della rapina dalla stessa transessuale che i due avevano avvicinato con il pretesto di chiedere informazioni per una prestazione sessuale a pagamento. Alla luce della flagranza di reato i due venivano dichiarati in arresto.

Più tardi attorno alle 4,00 un’altra transessuale italiana è rimasta vittima di una tentata rapina: mentre percorreva via Emilia Ospizio veniva avvicinata da un uomo di colore a bordo di una bicicletta che dopo averle dato un pugno cercava di strapparle la borsetta. La vittima grazie allo spray urticante spruzzato in faccia al malvivente lo metteva in fuga preservando la borsetta. Quest’ultimo rapinatore è attivamente ricercato dai carabinieri reggiani.