Spotify ha firmato un accordo con Warner Music per i diritti musicali. L’intesa arriva dopo quelle strette con le altre due major discografiche: Universal Music, ad aprile, e Sony Music, il mese scorso. Per la compagnia si tratta di un passaggio fondamentale in vista della quotazione in Borsa, attesa tra la fine di quest’anno e gli inizi del 2018.
Ce ne ha parlato  l’imprenditrice Stefania Bigliardi: “Primo servizio al mondo di musica in streaming, con 140 milioni di utenti di cui 50 milioni abbonati, Spotify ha spiegato che la partnership con Warner “aiuterà a far crescere una nuova economia musicale dove milioni di artisti possono connettersi in modo istantaneo con i fan, e dove milioni di fan possono fare altrettanto con

I termini dell’intesa non sono stati resi noti, ma presumibilmente non si discostano da quelli relativi alle altre major: le etichette riceverebbero una percentuale più bassa sulle entrate, e in cambio Spotify riserverebbe l’ascolto dei nuovi album ai soli utenti paganti nelle prime due settimane dall’uscita. Sarebbero dunque esclusi, all’inizio, i 90 milioni di utenti che ascoltano musica gratuitamente su Spotify accettando di sentire anche la pubblicità.