Diana Baldon, Direttrice Fondazione Modena Arti Visive.
© Johan Bävman

È nata la Fondazione Modena Arti Visive. A dirigerla sarà la storica dell’arte e curatrice Diana Baldon. La nascita dell’istituzione, che riunisce tre istituti culturali modenesi – Galleria Civica di Modena, Fondazione Fotografia Modena e Museo della Figurina – è stata sancita da un consiglio di amministrazione svoltosi oggi presso la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Nel corso della seduta è stata nominata Direttore Generale Diana Baldon, già alla guida di Fondazione Fotografia Modena dal 1° giugno scorso.

Sono stati altresì nominati il presidente Gino Lugli, indicato congiuntamente dai due fondatori — Comune di Modena e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena – e i membri del consiglio di amministrazione Martina Bagnoli, Luigi Benedetti (indicati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena), Paolo Credi e Daniela Goldoni (indicati dal Comune di Modena).

“La Fondazione Modena Arti Visive – ha affermato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli – rappresenta il primo e significativo passo verso l’obiettivo di maggiore integrazione e coordinamento tra istituti culturali, che sarà una delle caratteristiche del nuovo Polo in programma tra il Sant’Agostino e il Palazzo dei Musei. Dovrà essere un sistema vitale, con il risultato superiore alla somma delle parti, per contribuire a promuovere la città a livello nazionale e internazionale. I due istituti civici che entrano nella Fondazione Modena Arti Visive, così come Fondazione Fotografia Modena, hanno un marchio consolidato, una identità e una storia. E un patrimonio di competenze, oltre che di opere e collezioni.”

“Abbiamo sostenuto con convinzione quest’operazione sin dall’inizio – ha commentato il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena Paolo Cavicchioli – e siamo molto soddisfatti del risultato, ottenuto mettendo a sistema organizzazioni con storie e competenze importanti che insieme possono ancora crescere e svilupparsi. La nascita della Fondazione Modena Arti Visive – ha aggiunto – è il primo passo di un grande lavoro che impegnerà tutta la struttura nei prossimi due anni. L’obiettivo è costruire un’identità unica e forte che valorizzi le professionalità di chi opera nelle tre istituzioni e promuova la cultura attraverso un modello innovativo pubblico-privato.”

Il Presidente della Fondazione Modena Arti Visive Gino Lugli ha dichiarato: “Disporre di tre importanti realtà e poterne unificare la governance è una grande opportunità quando si vuole allargare il proprio orizzonte e misurarsi con un panorama internazionale. Credo che sentirsi parte di un progetto ambizioso possa aggiungere il necessario entusiasmo alle competenze e alle capacità già presenti e richiamarne di nuove per sviluppare un risultato comune superiore alla somma di quelli parziali. Sono lusingato di essere stato scelto per dare un contributo.”

La direttrice Diana Baldon ha commentato: “Sono onorata di guidare Fondazione Modena Arti Visive in questa fase di lancio. L’ambizione e l’energia scaturite da questo progetto s’inseriscono in vicende locali dal carattere pionieristico che intrecciano la storia della Galleria Civica – uno dei centri d’arte più avanzati nella scena dell’arte contemporanea in Italia – con quella della mitica casa automobilistica Ferrari. Sento una grande responsabilità nell’ereditare un’istituzione dalle prospettive e potenzialità di distinguersi oltre i confini nazionali, pur rimanendo convinta dell’importanza di cooperare il più possibile con altre istituzioni culturali, pubbliche e private, e università del territorio. Ringrazio il consiglio di amministrazione, i soci fondatori e, in particolare, il nuovo Presidente per la fiducia che mi hanno accordato con questo incarico.”

Fondazione Modena Arti Visive

È un’istituzione d’arte e cultura visiva contemporanee nata dalla volontà da parte del Comune di Modena e della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena di unire le eredità e le anime della Galleria Civica di Modena, della Fondazione Fotografia Modena e del Museo della Figurina. Fondazione Modena Arti Visive rispecchierà il legame con le storie individuali di queste importanti istituzioni modenesi allo scopo di rafforzarne le loro identità, nonché tutelare e aumentare la visibilità dei loro patrimoni collezionistici. Affermandosi all’interno di una vasta rete di collaborazioni a livello locale, nazionale e internazionale, i suoi programmi saranno ampli e diversificati. Alle attuali mostre e corsi di alta formazione didattica verranno integrati laboratori pedagogici, performance, conferenze, concerti, progetti nello spazio pubblico e residenze d’artista. Tra i suoi obiettivi principali: la promozione delle più innovative pratiche artistiche internazionali nel 21mo secolo, privilegiando forme di attivazione e di contaminazione tra discipline e contesti diversi. Le sue proposte educative s’indirizzeranno a un bacino d’utenza diversificato e sperimenteranno con nuove pratiche e modalità di fruizione, di accessibilità, di comunicazione e di collaborazione. Nell’ambito dell’educazione visiva, ci saranno approfondimenti critici e ricerche teoriche per riflettere sulla radicale trasformazione che l’arte e l’immagine hanno subito negli ultimi decenni in seguito all’impatto delle nuove tecnologie digitali e ai contesti da loro aperti per la condivisione di informazioni e servizi. Fornendo al pubblico strumenti finalizzati alla lettura e alla comprensione dell’arte contemporanea, Fondazione Modena Arti Visive creerà le condizioni per i suoi visitatori, collaboratori, sponsor e artisti per conoscere il valore di uno “sguardo consapevole”.

 

Diana Baldon (1974, Padova) è curatrice e critica d’arte. Già alla guida di Fondazione Fotografia Modena dal 1° giugno 2017, è stata Direttrice della Malmö Konsthall e di Index – The Swedish Contemporary Art Foundation, dove ha curato mostre personali di artisti internazionali quali Nina Beier, Cornelius Cardew, Joan Jonas, Goshka Macuga, Ad Reinhardt, Lili Reynaud-Dewar e Heimo Zobernig. Tra il 2007 al 2011 ha lavorato come curatrice e docente all’Accademia di Belle Arti di Vienna. Tra le mostre curate in musei e istituzioni d’arte internazionali vi sono: Heimo Zobernig: Chess Painting, MIT List Visual Art Center (Cambridge, MA, 2017), Hard to Picture: A tribute to Ad Reinhardt, Mudam Luxembourg – Musée d’Art Moderne Grand-Duc Jean (2017), Counter-Production, Generali Foundation (Vienna, 2012) e la seconda Biennale di Atene (Grecia, 2009). I suoi articoli e testi critici sono stati pubblicati su cataloghi di mostre e riviste, tra cui Artforum, Texte zur Kunst e Afterall.

Membri del Consiglio di Amministrazione

Gino Lugli (1953, Modena) è laureato in Giurisprudenza con una specializzazione in Diritto Industriale, con all’attivo numerosi corsi di Comunicazione e Marketing all’Università Bocconi, Milano. Dopo le esperienze professionali al Credito Romagnolo, Gruppo Cremonini Inalca, Giglio e Parmalat, vanta un curriculum di tutto rispetto avendo fatto carriera nella multinazionale dolciaria Ferrero S.p.A. che lo ha portato a divenire Direttore Generale e Amministratore Delegato dell’azienda. Dal 2015 è socio fondatore e Presidente di Glenalta Food SPAC.

Martina Bagnoli è storica dell’arte con oltre venti anni di esperienza in campo internazionale. Dirige le Gallerie Estensi, uno dei venti musei autonomi designati dalla recente riforma di interesse nazionale. In precedenza è stata direttrice delle collezioni di arte medievale del Walters Art Museum di Baltimora.

Luigi Benedetti è Direttore Generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. In precedenza, ha ricoperto incarichi dirigenziali nella pubblica amministrazione. È stato direttore generale della Provincia di Modena, poi direttore generale dell’assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna.

Paolo Credi è un comunicatore e vanta esperienze in agenzie di comunicazione come Avenida, di cui è stato socio e presidente, e Heidi, che ha fondato e diretto. Ha partecipato alla creazione di progetti di comunicazione in ambito culturale per enti e aziende ed ha ideato e realizzato o collaborato con progetti culturali tra i quali OvestLab. Dal 2016 fa parte dell’associazione Archivio Architetto Cesare Leonardi.

Daniela Goldoni è avvocato e membro del Consiglio dell’Ordine degli avvocati e dell’organismo di vigilanza di Modena Fiere. Dal 2009 al 2014 è stata professoressa a contratto presso la Scuola di Specializzazione per le professioni legali dell’Università di Modena.