Medaglia d’argento per l’Emilia Romagna, seconda regione d’Italia per la raccolta dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche. Sono i dati del Consorzio Ecodom relativi ai primi 9 mesi del 2017: da gennaio a settembre infatti sono state raccolte e gestite 10.271 tonnellate di RAEE, Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, di cui 2.911 del Raggruppamento R1 (frigoriferi, congelatori, grandi elettrodomestici per la refrigerazione, la conservazione e il deposito di alimenti) e 7.300 di R2 (lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, forni, cappe, stufe elettriche, boiler, microonde ecc).

Il principale Consorzio italiano di gestione dei RAEE ha gestito 4.772 tonnellate di RAEE a Bologna (città e provincia), che occupano un volume di circa 27.227 metri cubi pari a 4 torri degli Asinelli.

Dalle 4.772 tonnellate di RAEE ha ricavato circa 3.000 tonnellate di ferro, 80 tonnellate di alluminio, 90 tonnellate di rame e 380 tonnellate di plastica.

Il corretto trattamento di questa tipologia di rifuti ha permesso di risparmiare 3.815.000 kWh di energia elettrica e di evitare l’immissione in atmosfera di 25.285 tonnellate di anidride carbonica.

Modena si classifica seconda con 1.094 tonnellate di RAEE raccolte il cui volume corrisponde allo spazio occupato dalla Ghirlandina, la torre campanara del Duomo, seguita da Reggio Emilia (986 tonnellate – pari a 558 fontane dei Martiri), Forlì-Cesena (928 tonnellate), Ravenna (773 tonnellate – che corrispondono a 34 cupole del Mausoleo di Teodorico), Parma (561 tonnellate), Rimini (553 tonnellate – che occuperebbero lo stesso spazio di 3 archi di Augusto), Ferrara  (303 tonnellate – che corrispondono a 44.747 bugne, cioè 5 volte il totale delle bugne che rivestono il Palazzo Diamanti) e in coda Piacenza (301 tonnellate).

“Fin dall’inizio della nostra attività l’Emilia Romagna si è rivelata una Regione virtuosa nella gestione dei RAEE” – afferma Giorgio Arienti, direttore generale di Ecodom – “Ma nelle abitazioni degli italiani ci sono ancora moltissime apparecchiature non più funzionanti come videoregistratori, cellulari, bollitori, asciugacapelli, ecc, che potrebbero essere smaltite correttamente e incrementare la raccolta. Da aprile 2016 – continua Arienti – è possibile conferire gratuitamente i piccoli elettrodomestici dismessi presso i punti vendita, senza alcun obbligo di acquisto. Soltanto il 18% degli italiani, però, ne è a conoscenza.”

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Ecodom – Consorzio Italiano Recupero e Riciclaggio Elettrodomestici – è il Sistema Collettivo nazionale che gestisce, senza fini di lucro, il trasporto e il trattamento dei RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). Costituito nel 2004 su base volontaria dai principali produttori di grandi elettrodomestici, cappe e scalda-acqua operanti nel mercato italiano, Ecodom ha l’obiettivo fondamentale di evitare la dispersione di sostanze inquinanti nell’ambiente e massimizzare il recupero dei materiali da reinserire nel ciclo produttivo, nel rispetto della normativa in materia (D. Lgs. 49/2014). Ecodom gestisce i RAEE provenienti dai nuclei domestici di tutti i Raggruppamenti – R1 (frigoriferi e condizionatori), R2 (lavatrici, lavastoviglie, cappe, forni, scalda-acqua), R3 (TV e monitor), R4 (piccoli elettrodomestici, elettronica di consumo, informatica, apparecchi di illuminazione) e R5 (sorgenti luminose).