Sabato 11 novembre, nella serata finale del Premio Pierangelo Bertoli condotta da Andrea Barbi, al Teatro Storchi di Modena arrivano a mantenere viva e fertile la memoria del grande cantautore sassolese Francesco Guccini e altri artisti di primo piano della musica italiana, con nuovi cantautori da tutta Italia in concorso. L’ingresso allo spettacolo musicale costa 10 euro (ridotto 5 per i membri del Bertoli fans club) con prevendite già aperte online sul circuito www.vivaticket.it o alla biglietteria del Teatro Storchi (telefonica 059 2136021da lunedì a venerdì dalle 9 alle 13). Per informazioni tel. 059 331355.

L’iniziativa questa mattina, lunedì 22 novembre, è stata presentata alla stampa dal vicesindaco e assessore alla Cultura di Modena Gianpietro Cavazza e dai direttori artistici Alberto Bertoli, figlio di Pierangelo, e Riccardo Benini. “Modena città della musica ci propone ancora una serata con grandi artisti – ha sottolineato Cavazza – con l’obiettivo di valorizzare giovani e promuovere il talento nel segno di un grande cantautore come Bertoli. Un uomo che ‘cantava chiaro” e brandiva le parole con giusta forza, facendo anche dell’amore con la sua dolcezza, penso ai versi di ‘Per dirti t’amo’, un sentimento capace di uscire dal privato e acquisire valenza pubblica, sociale, politica, perché può costruire un mondo nuovo”.

Con Francesco Guccini, saranno Simone Cristicchi, Tazenda e The Zen Circus a salire sul palco del teatro di largo Garibaldi per cantare e per ritirare il Premio principale e gli altri premi legati alle canzoni e allo spirito di Bertoli.

Il Premio Bertoli, infatti, dedicato a un cantautore italiano con comprovata carriera di successo e almeno 15 album all’attivo, assegnato negli anni scorsi a Stadio, Luca Carboni, Eugenio Finardi ed Enrico Ruggeri, nella quinta edizione va a Guccini. Ritenuto uno degli esponenti di spicco della scuola dei cantautori italiani – si legge nella motivazione – i testi dei suoi brani vengono assimilati a componimenti poetici, denotando una familiarità con l’uso del verso tale da costituire materia di insegnamento nelle scuole come esempio di poeta contemporaneo. Oltre all’apprezzamento della critica, Francesco Guccini riscontra un vasto seguito popolare, considerato da molti il cantautore “simbolo”, a cavallo di tre generazioni.

Nella stessa serata, vengono premiati anche Simone Cristicchi con il Premio “Italia d’oro”, per il suo impegno nel descrivere la situazione politico-sociale contemporanea; il Premio “A muso duro” va al gruppo musicale Tazenda, per la loro capacità di affrontare il tema dell’anticonformismo e dall’indipendenza intellettuale, mentre alla band The Zen Circus va il Premio “Per dirti t’amo” per la loro elevata sensibilità verso il tema dell’amore anche sul piano universale.

Ampio spazio sarà dedicato anche a otto cantautori emergenti che concorrono per la finale della loro categoria. Dalle semifinali live al Dadà di Castelfranco Emilia, sono usciti otto finalisti: Gloria Galassi da Cesena con “In un campo di grano”; Alice Guerzoni da Ferrara con “Che rumore fanno i sogni”; Pierpaolo Iermano da Napoli con “Bagnoli Babylon”; Piccola Orchestra Karasciò da Bergamo con “Tabula rasa”; Giuseppe Libè da Piacenza con “Aria nuova”; Livio Livrea da Roma con “Nonostante tutto”; Salvario da Torino con “Canzonetta da bar”; Alessandro Zanolini da Piacenza con “È la vita che hai scelto”.

Nella finale, accompagnati dalla band dei musicisti che accompagnavano Pierangelo diretta da Marco Dieci, porteranno allo Storchi il loro brano, e chi supererà la prima selezione eseguirà, nel corso della serata, anche una canzone dal repertorio di Bertoli. A decretare il vincitore sarà una Commissione Artistica composta da spiccate personalità del mondo della cultura come Giancarlo Governi, Leo Turrini, Paola Gallo, Guido De Maria ed altri.

Il vincitore si aggiudicherà il Premio Nuovi Cantautori che, grazie alla partnership con Siae – Società Italiana Autori ed Editori, consiste in un riconoscimento in denaro di tremila euro oltre a partecipare a manifestazioni di prestigio collaterali, anche televisive, che si svolgeranno in Italia nel 2018. Il Premio Unemia/Acep (Unione editori e autori di musica italiana e Associazione autori, compositori, editori e produttori) andrà tra gli otto a un finalista di età non superiore a 35 anni.

Il Premio Pierangelo Bertoli è indetto dall’Associazione Culturale Montecristo, Comune di Modena e Comune di Sassuolo.

Il riconoscimento intende premiare i cantautori capaci, come Pierangelo, di arrivare alla gente con i contenuti dei loro testi, l’impegno sociale e l’originalità artistica.

 

OTTO EMERGENTI PER LA GIURIA DI QUALITÀ

Otto interpreti emergenti del genere cantautoriale selezionati in tutta Italia cantano brani loro e di Bertoli davanti a una giuria di qualità. Oltre alle premiazioni e ai big c’è anche questo, ed è uno degli elementi portanti, nella finale del Premio Bertoli. L’appuntamento è al Teatro Storchi sabato 11 novembre alle 21.

Per la categoria del Premio “Nuovi cantautori” saranno in gara in otto, selezionati nelle semifinali che si sono svolte al Dadà di Castelfranco Emilia. A decretare il vincitore sarà una Commissione composta da personalità del mondo della cultura come Leo Turrini, Giancarlo Governi, Paola Gallo, Guido De Maria e altri.

Sul palco, con la band dei musicisti di Bertoli, diretta da Marco Dieci, salgono:

Gloria Galassi, da Cesena. Cantare è sempre stata una sua necessità. Come racconta la mamma, da piccola per lei tutto era un microfono. Scrivere è stata la diretta conseguenza del desiderio di liberare ciò che aveva nell’anima. La sua canzone parla di un legame tra due persone con la consapevolezza che certi dolori possono essere strappati dal cuore solo da chi ha la sensibilità giusta per riuscire a starci vicino. Canta “In un campo di grano”.

Alice Guerzoni, da Ferrara. Il suo percorso canoro inizia fin da piccola: partecipa infatti a 7 anni allo Zecchino D’Oro. La svolta cantautorale è del 2013, con la realizzazione del primo album che racchiude il suo percorso di vita, raccontato attraverso un pop/rock melodico a tratti intimista. Le tematiche affrontate vanno dall’amore alla ricerca di se stessi, dai ricordi del passato alla voglia di cambiare e percorrere la propria strada. Presenta il brano “Che rumore fanno i sogni”.

Pier Paolo Iermano, da Napoli. Ha iniziato a suonare la chitarra all’età di 13 anni. A 18 le prime esperienze professionali facendo la “posteggia” nei ristoranti a Napoli, suonando con vari complessi ai matrimoni e nelle feste di piazza. Attualmente suona molto più in strada che nei locali. La sua canzone è incentrata sulla tematica della “Babilonia” politica, sociale e soprattutto culturale in cui ci ritroviamo al giorno d’oggi. Presenta il brano “Bagnoli Babylon”.

Piccola Orchestra Karasciò, da Bergamo. La loro musica si muove tra il folk e il cantautorato. Le loro canzoni, ironiche, sanno di terra, cielo, vino e libertà. Il brano proposto altro non è che la bizzarra e provocatoria idea di poter cancellare dalla memoria il dolore e le bestialità cha la vita ci impone, così da potersi sentire, almeno per un attimo, leggeri e adeguati. Presentano il brano “Tabula Rasa”.

Giuseppe Libè, da Piacenza. La passione per la musica gli viene trasmessa dal nonno, che alla tenera età di 8 anni lo sostiene nello studio del clarinetto. Incoraggiato dall’incontro con i Nomadi, crea canzoni che raccontano la vita della provincia italiana al tempo della crisi: i sogni provinciali, le feste di paese, gli amori dietro l’oratorio e le belle segretarie. Presenta il brano “Aria nuova”.

Livio Livrea, da Napoli. Quando era bambino voleva fare l’inventore. Strada facendo ha capito che crescere non significa fare le cose dei grandi, ma solo assumersi la responsabilità di essere felice. Cosi, oggi, torna inventore e fa il cantautore. Con le parole inventa canzoni, si emoziona e prova a trasmettere qualcosa di buono al pubblico. È molto attivo sul web dove alterna parole e musica. Presenta il brano “Nonostante tutto”.

Salvario, da Torino. Cantautore nato e cresciuto musicalmente in provincia di Taranto. Nel 2013 decide di trasferirsi a Torino, proprio nel quartiere San Salvario da cui prende il suo nome d’arte. Ha una attitudine rock unita alla tradizione della canzone pop italiana. Il suo brano contiene molte citazioni tratte da celebri brani della musica italiana e dei grandi cantautori. Presenta il brano “Canzonetta da bar”.

Alessandro Zanolini, da Piacenza. Nelle sue canzoni racconta tutto ciò che gli entra nel campo visivo ed emozionale, partendo dalla sua esperienza per descrivere le ansie, le paure, ma anche le gioie e le bellezze della vita. Il suo brano parla degli effetti che certe decisioni hanno sul nostro percorso; il punto cruciale, alla fine di tutto, è guardarsi indietro ed essere sempre fieri del proprio cammino. Presenta il brano “È la vita che hai scelto”.

Informazioni online (www.premiopierangelobertoli.it).