Prosegue la mobilitazione dei lavoratori dell’Ispettorato del Lavoro contro il taglio alla produttività e per la restituzione di emolumenti già corrisposti e certificati. Dopo la protesta nazionale del 26 ottobre scorso, venerdì 17 novembre nuova protesta che coinvolge i lavoratori di tutti i territori.
A Modena, i dipendenti dell’Ipl daranno vita ad un presidio dalle ore 11 alle 13 davanti alla Prefettura (viale Martiri Libertà) e alle ore 12 saranno ricevuti dal Prefetto per portare le ragioni della mobilitazione.

La mobiltiazione è promossa dai sindacati Fp/Cgil, Cisl/Fp e Uil/Pa per “la mancata retribuzione della produttività relativa al 2016, e la probabile restituzione degli emolumenti percepiti nel 2015, benchè certificati dal Ministero Economia e Finanze e validati dalla Corte dei Conti.
Il salario accessorio 2016 non è ancora stato assegnato per la mancata certificazione degli uffici preposti dovuta alla mancata nomina del rpesidnete dei revisori.
Non basta il blocco dei contratti del pubblico impiego, in vigore da quasi 9 anni, ma non si hanno neppure notizie delle risorse del fondo 2017. Inoltre è stato determinato il taglio di oltre 7 milioni di euro al fondo di amministrazione 2015, somme peraltro già percepite dai lavoratri che l’Amministrazione inevitabilmnete procederà a recuperare” spiega una nota di Fp/Cgil, Cisl/Fp, Uil/Pa Modena.

Sindacati e lavoratori “denunciano anche problemi organizzativi del servizio ispettivo, tenuto conto dell’importanza del ruolo, ma soprattutto del rischio degli ispettori preposti alla lotta al lavoro nero che svolgono la loro attività utilizzando mezzi di trasporto personali anticipandone le spese, e si avvalgono di banche dati non aggiornate.
A ciò si aggiunge il fatto che a Modena, su un orgnaico di 54 unità, una parte di ispettori è distolto dalle mansioni proprie per svolgere lavoro amministrativo a causa del blocco delle assunzioni”.

“A distanza di oltre un anno dall’istituzione del nuovo soggetto giuridico – l’Ispettorato nazionale del Lavoro – che dovrebbe assemblare i vari soggetti preposti al controllo sulle irregolarità del mondo del lavoro (Inps, Inail), non è ancora stata strutturata l’organizzazione sia a livello centrale che a livello periferico, e soprattutto la dotazione organica necessaria” affermano i sindacalisti Vincenzo Santoro (Fp/Cgil), Elena Belli (Cisl/Fp) e Francesca Arena (Uil/Pa).
Infine, la carente tutela che dovrebbe essere prevista per lo svolgimento dell’attività ispettiva che molto spesso viene esercitata di notte e nei giorni festivi.

A Modena c’è anche l’annoso problema della sede di servizio visto che quella attuale, in piazzale Cittadella, non è adeguata al servizio e sottodimensionata rispetto al personale presente. Anche se va dato al nuovo direttore di mettere mano alle tante criticità a cominciare dalla ricerca di una nuova sede con spazi consoni a garantire la privacy dei cittadini.