Nei giorni scorsi un incontro del Direttivo di Cia – Agricoltori Italiani della Val d’Enza nella sede di Montecchio, è stata l’occasione per riaffermare il punto di vista dell’associazione da parte del presidente zonale Giorgio Affanni e del responsabile della sede Antonio Senza, ed anche per segnalare alcune novità scaturite nelle prime riunioni del Tavolo regionale che si occupa del problema idrico ed irriguo della valle: è stato fissato un termine ai lavori del tavolo al 30 aprile 2018, quando dovranno essere definiti i fabbisogni idrici e le proposte di soluzione.

Per l’immediato la Regione ha deciso di chiedere ad Enel la disponibilità dell’invaso del Lagastrello, proposta scaturita dal convegno di Barco di Agrinsieme, allora coordinato da Cia, dell’ottobre 2016.

In negativo c’è invece la novità che ci sarebbero ostacoli alla realizzazione di 3 mini invasi da parte della Bonifica Emilia Centrale, che a tal proposito ha chiesto i finanziamenti previsti dal Piano di sviluppo rurale, invasi che avrebbero avuto la funzione di tampone alla crisi idrica nel breve-medio periodo.

Nel corso dell’incontro in Cia – concluso dal presidente provinciale Antenore Cervi -, uno dei diversi incontri svolti per informare e confrontarsi con i propri associati, è stata riaffermata l’importanza di un percorso – avviato da Agrinsieme nel convegno citato – che coinvolge le istituzioni dei due versanti della valle, dai comuni, alla Provincia rappresentata dal Presidente Giammaria Manghi, fino alla Regione con l’assessore all’ambiente Paola Gazzolo e con il placet del Ministro dell’ambiente Galletti.

Percorso che vede il settore agricolo schierato su una posizione univoca. Infatti, nonostante ci sia chi si adopera (forse perché conscio di essere arrivato in ritardo sulla questione, solo con la crisi dell’estate appena trascorsa) a diffondere critiche proprio nei confronti delle posizioni di Cia, i dati di fatto sono che al Tavolo con la Regione tutte le rappresentanze agricole compresi i Consorzi irrigui locali, hanno indicato la bonifica Emilia Centrale come proprio rappresentante, così come tutte hanno accettato che sia l’analisi da parte del Tavolo regionale la base sulla quale costruire le proposte per il futuro, indipendentemente dalle propensioni rispetto ai progetti già esistenti. E’ stato inoltre concordato che la posizione ‘agricola’ sarà definita in incontri periodici presso la bonifica.