“Io non sono solo io” è il secondo capitolo del percorso sperimentale di psicologia in una scuola Primaria di Bologna, le Scuole Padre Marella, messo in campo dall’Associazione Stigma a partire dall’anno scolastico 2014/2015.

Dopo la pubblicazione, nel 2016, di “Forse le cose non sembrano come sono”, che ha descritto l’attività sul tema delle discriminazioni e dell’etichettamento condotto nei primi due anni con l’appoggio degli insegnanti e dei genitori, ecco dunque il racconto di come sia proseguito il lavoro di “analisi psicologica” insieme ai bambini e alle bambine dalle classi prime alle quinte.

Come ci si sente nei panni di una persona diversa da sé?

Partendo da questa domanda il Progetto ZeroStigma ha voluto condurre un lavoro di gruppo sul movimento, in due direzioni: comprendere l’ “Altro da sé” attraverso la “simulazione incarnata” (Io sono te/ tu sei me, fondamento fisico dell’identificazione); comprendere e individuare Sé grazie alla creazione di una distanza, di uno spazio per il dialogo tra Io e Me (uno spazio per giocare con un simbolico liberato, per saltare da un piano all’altro, uno spazio in cui 2+2 può fare 4, ma anche no).

Il lavoro ha cercato di mettere in pratica la teoria dei “neuroni specchio”, considerati i primi artefici di quel “meccanismo di risonanza” che ci porta a essere “compassionevoli” nei confronti di chi ci sta di fronte. La loro attivazione – spiega la teoria – avviene attraverso una familiarità con l’atto motorio o (nell’essere umano) anche solo con l’atto comunicativo. Perciò nel corso del terzo anno di percorso alle Scuole Padre Marella, che in questo volume viene raccontato, l’Associazione Stigma ha cercato insieme alle bambine e ai bambini di aprire spazi e luoghi in cui dialogare con l’identità che è anche dell’Altro e l’alterità che è anche mia, e che costituiscono camere di compensazione rispetto all’acting. Un Altro, dunque, che non è solo lui o lei, che non sei solo tu, ma che sono anche Io rispetto a Me stesso.

“Io non sono solo io” è la descrizione passo per passo di un progetto ma al tempo stesso una narrazione entusiasmante di scoperte, sorprese, nuovi saperi che hanno coinvolto grandi e piccoli. Un lavoro di gruppo (classi di 20-25 alunni) come strumento conoscitivo collettivo che lavora su riflessioni condivise e … liberatorie. Perché, a dispetto della percezione della psicologia che hanno gli adulti, conoscere e conoscersi non è opprimente, anzi!

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“Io non sono solo io” (L’Io e il Mondo di TJ editore) verrà presentato venerdì 15 dicembre alle ore 20,30 in un incontro pubblico che si terrà all’Auditorium delle Scuole Farini, in via Populonia 11 a Bologna.

Saranno presenti i curatori Jaia Pasquini ed Emilio Rebecchi, Tommi, che ha realizzato le illustrazioni, gli insegnanti, le alunne e gli alunni e i genitori coinvolti nel progetto.