La Provincia presenta il bilancio di previsione 2018, programma risorse e investimenti su base triennale ed evita la paralisi dell’amministrazione provvisoria, come avvenuto negli ultimi tre anni, a causa dei prelievi dello Stato; prelievo che rimane anche quest’anno, ma scende a 27 milioni di euro contro i 37 milioni versati nel 2017. Sono queste le novità principali del bilancio 2018 che è stato presentato venerdì 16 febbraio (l’approvazione definitiva è prevista il 19 marzo) nel corso del Consiglio provinciale da Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia.

«Grazie alle novità contenute nella recente legge di Stabilità – ha affermato Muzzarelli – scongiuriamo il blocco delle attività e riprendiamo una programmazione pluriennale degli investimenti, parziale ma fondamentale per avere una strategia almeno di medio periodo. Tuttavia permangono le incognite sul futuro dell’ente e la mancanza di risorse sufficienti per garantire strade e scuole superiori all’altezza di un territorio impegnato nella sfida della competizione globale, senza trascurare le incertezze sul futuro dell’ente ancora non risolte, dopo l’esito del referendum».

Nel corso della discussione Maria Costi, consigliere con delega al Bilancio, ha parlato di «bilancio virtuoso grazie a una gestione attenta, particolarmente complicata in questa fase di transizione», mentre il consigliere Roberto Benatti, dopo aver sottolineato «la positività di un bilancio finalmente pluriennale e lo sblocco delle assunzioni» ha criticato «una riforma sciagurata delle Province che ha lasciato l’ente senza prospettive».

Il bilancio 2018 è stato chiuso grazie anche alla sospensione della rata dei mutui, circa tre milioni di euro, con la Cassa depositi e prestiti, prevista per i territori colpiti dal sisma.

La Provincia, tuttavia, anche quest’anno, non riesce a stanziare risorse proprie per gli investimenti, a parte quelle provenienti dalle alienazioni e dall’utilizzo di una quota dall’avanzo di amministrazione, affidandosi ai contributi e fondi da altri enti per realizzare un piano di opere pubbliche su strade e scuole che ammonta a oltre 66 milioni di euro.

A bilancio anche le risorse messe a disposizione dalla recente legge di Stabilità per far fronte alle manutenzioni straordinarie sulla rete di oltre mille chilometri di strade provinciali pari a un milione e 300 mila euro nel 2018 che diventeranno tre milioni nel 2019 e nel 2020; previste anche le risorse provenienti da alienazioni del patrimonio dell’ente come la vendita del Centro selvaggina di Castelvetro pari a un milione e 400 mila euro e quelle dell’avanzo di amministrazione, per quasi due milioni di euro, destinate a scuole e strade.

E sempre grazie alla legge di Stabilità da quest’anno la Provincia può riprendere ad assumere personale per le attività legate a strade e scuole dopo sette anni di blocco.

 

MANOVRA DA QUASI 80 MILIONI DI EURO – DOPO SETTE ANNI ASSUNZIONI PER STRADE E SCUOLE

La Provincia complessivamente presenta un bilancio 2018 che prevede entrate  e uscite pari a quasi 80 milioni di euro a cui si aggiungono le risorse per gli investimenti, pari a 66 milioni di euro messi a disposizione in gran parte da altri enti.

Le entrate tributarie risultano pari a 58 milioni di euro, provenienti soprattutto dall’Ipt sui passaggi di proprietà delle automobili e dalla quota di Rcauto (confermando i buoni risultati del 2017 dovuti alle ripresa del mercato dell’auto), a cui si  sommano le entrate extratributarie, tra cui i dividendi della partecipazione alla società Autobrennero pari a 1,4 milioni di euro.

Le spese correnti, in costante calo  da alcuni anni, arrivano nel 2018 a 61 milioni, di queste 11,8 sono relative alle spese per il personale dei 262 dipendenti che scenderanno ancora per effetto del definitivo passaggio alla Regione dei 41 addetti dei Centri per l’impiego previsto quest’anno.

Il blocco totale delle assunzioni di questi ultimi sette anni è stato attenuato in parte dalla legge di Stabilità che consente alle Province di riprendere ad assumere dal 2018, con priorità al personale impegnato su strade e scuole, compatibilmente con la situazione di bilancio e per far fronte in parte al personale cessato.

Una opportunità che la Provincia di Modena, in vista di diversi pensionamenti, intende utilizzare prevedendo di assumere nel 2018 dieci dipendenti: per far fronte alle esigenze della Polizia provinciale, ma soprattutto geometri, architetti e operai addetti alla viabilità al fine di migliorare la capacità progettuale dell’ente per strade e scuole, accelerando  la conclusione degli investimenti, e garantire l’operatività delle squadre di pronto intervento e manutenzione sulla rete di oltre mille chilometri di strade provinciali.

 

45 MILIONI DI EURO PER LA VIABILITA’ – LA NUOVA PEDEMONTANA E LA TANGENZIALE DI S.CESARIO

Partire entro il 2018 con i lavori per il prolungamento della nuova Pedemontana nel tratto da S.Eusebio alla sp 17. E’ uno degli obiettivi sulla viabilità contenuti nel Piano triennale delle opere pubbliche dove sono previsti anche i lavori per l’ampliamento di un tratto della sp 413 per snellire i collegamenti tra Modena e Carpi, poi la rotatoria a Campogalliano tra la sp 413 via Fornace e l’adeguamento della provinciale 468 tra Carpi e Correggio.

Gli investimenti complessivi ammontano a circa 45 milioni di euro, finanziati in gran parte con risorse provenienti da altri enti e con una quota proveniente dall’avanzo e dalle vendite patrimoniali.

Nell’elenco delle opere figurano anche il completamento della Pedemontana e la tangenziale di S.Cesario, oltre ai lavori sulla strada provinciale 623 Vignolese tra il casello di Modena sud e Spilamberto, i lavori sulla sp 23 a Gombola di Polinago, sulla sp 4 Fondovalle Panaro a Pavullo e diversi tratti della viabilità dell’Appennino, oltre alla manutenzione straordinaria della rete viaria per circa un milione e 300 mila euro.

Tuttavia, in base alle stime dei tecnici provinciali, per mantenere in efficienza la rete servirebbero oltre nove milioni all’anno, mentre il completo ripristino dei tratti degradati ha un costo di quasi 60 milioni.

Nel corso del Consiglio provinciale, inoltre il presidente della Provincia Gian Carlo Muzzarelli ha sottolineato che «scuola e viabilità sono fondamentali per la competitività del territorio, per questo prosegue il nostro impegno politico insieme alla Regione per sollecitare Anas al fine di ottenere risposte sugli interventi da realizzare sulla statale 12 a partire dalla tangenziale di Mirandola».

Infine tra i lavori che partiranno in primavera, già finanziati con risorse precedenti, spiccano quelli per riaprire la provinciale 26 del Malandrone a Serramazzoni, tuttora chiusa la traffico per il degrado del fondo stradale.

 

GLI INTERVENTI SULLE SCUOLE – 21 MILIONI PER NUOVI SPAZI E MANUTENZIONI

Per l’edilizia scolastica superiore modenese la Provincia mette in campo risorse per oltre 21 milioni euro che provengono soprattutto da Stato e Regione.

Tra gli interventi programmati spiccano l’ampliamento del polo scolastico Levi-Paradisi a Vignola e del polo Selmi-Corni di Modena, per far fronte all’aumento degli iscritti, i lavori al Corni in largo Aldo Moro, al Barozzi, al Cattaneo e al Venturi in via Belle arti a Modena, allo Spallanzani e alle ex Messieri a Castelfranco Emilia, al Baggi di Sassuolo e l’ampliamento della palestra del Cavazzi-Sorbelli a Pavullo e diverse manutenzioni.

Quest’anno la Provincia ha in programma la conclusione di due interventi sull’edilizia scolastica: l’inaugurazione del nuovo Galilei a Mirandola e la riapertura della sede di via dei Servi, in centro storico a Modena, dell’istituto d’arte Venturi.

La Provincia gestisce la manutenzione di 58 edifici scolastici superiori, 24 palestre quasi 1400 aule e oltre 500 laboratori.