“Abbiamo dato una occhiata al bilancio della Società Nuovo Ospedale di Sassuolo spa, dell’anno 2016, come noto caratterizzato da una gestione pubblico/privato.

Della cosa ne abbiamo parlato nella recente campagna elettorale con tutte le forze politiche e movimenti in competizione, compreso il Ministro della salute candidato nel territorio modenese.

E’ noto che la “cordata“ privata possiede il 49 % delle azioni della società Ospedale e che attraverso la “ tecnica dei vasi comunicanti “ partecipano Finanziarie, Banche e Cooperative.

La cosa che ci ha da sempre incuriosito è il rapporto tra l’AUSL e la società Ospedale, infatti la formula trovata è che l’azienda sanitaria pubblica è socia, committente/cliente e fornitore di servizi.

Ci siamo anche chiesto il perchè la società Ospedale paga una IRES ridotta al 50 % rispetto a tutte le società di capitali italiane.

Venendo al dunque ,la società Ospedale, nel 2016 ha fatturato per l’attività di ricovero ed ambulatoriale, circa 45 milioni di euro, pagata dalla AUSL (soldi pubblici per attività istituzionale).

Una attenta valutazione dei numeri ci dice che il fatturato totale della società Ospedale si aggira su circa 66 milioni di euro, al netto del fatturato prodotto dalla società AESCULAPIO srl , ambulatorio specialistico operativo in San Felice sul Panaro.

La differenza di circa 21 milioni di euro dovrebbero essere ricavi da attività di impresa, gente che paga per prestazioni sanitarie e con una incidenza, in percentuale, di circa il 47 %.

Un dato questo preoccupante, addirittura superiore al dato nazionale sull’avanzamento della sanità privata.

L’origine di tale anomalia risiede, a nostro parere, nel mancato rispetto delle indicazioni del PAL, scaduto nel 2014, lontano dal rinnovo, quindi nel riconoscimento alla società Ospedale di specialità e servizi “fuori piano sanitario“.

Se poi mettiamo anche le lamentele dei pazienti costretti a liste di attesa incongruenti persino con le indicazion regionali ,siamo al massimo della contraddizione, neanche la chiacchierata convenzione tra Coop Estense e da poco anche con la Banca Popolare di Modena, per un percorso dedicato per l’accesso alle attività ambulatoriali , ha alleviato le liste di attesa.

La società Ospedale, molto probabilmente preoccupata dagli incidenti di sala operatoria e diagnostici/curativi ha in essere una assicurazione di nominali 2,5 milioni di euro.

Si conosce che è stato attivato un piano programma per la sicurezza delle cure e gestione del rischio, aspettiamo di conoscere dal Direttore Sanitario, al quale comunque è affidato il controllo di legge atteso che è di nomina del socio pubblico, i risultati indotti dal programma”.

(Mario Cardone – Direzione PSI Modena)