Unitamente a due connazionali di nazionalità indiana erano i cosiddetti passeur, traghettatori di immigrati clandestini: fermati nel dicembre del 2016 lungo il tragitto che dall’Italia porta in Francia, nei pressi di Ventimiglia con due furgoni su cui si trovavano dodici profughi indo-pakistani (7 clandestini, due dei quali minorenni e 5 privi di titolo per la libera circolazione nell’Unione Europea), arrivati in Italia probabilmente via terra, dopo un viaggio infinito, erano stati arrestati.

L’attività aveva portato al sequestro dei due monovolume, più una terza auto usata come staffetta, e circa 4 mila euro, guadagnati con il trasporto, che era di circa 500 euro a testa, metà da pagare alla partenza e metà al momento dell’arrivo in Francia. Quindi l’iter processuale con la condanna a 3 anno, 1 mese e 10 giorni di reclusione per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. La sentenza divenuta esecutiva ha visto l’ufficio esecuzioni penali della Procura di Imperia emettere a carico del 43enne indiano l’ordine di esecuzione per la carcerazione che ieri è stata eseguita dai carabinieri della stazione di Campagnola Emilia che hanno arrestato l’uomo conducendolo in carcere dove dovrà scontare, detratto il periodo pre-sofferto in regime di detenzione cautelare, la pena di anni 2, mesi 7 e giorni 27 i reclusione.