4.631 domande di contributo Mude depositate, 3.908 ordinanze di concessione emesse, 723 quelle in istruttoria. Sono alcune delle cifre più importanti emerse nel corso delle seduta del Consiglio dell’Unione che si è tenuta nei giorni scorsi e che è stata occasione per fare il punto della situazione relativa ai nove Comuni modenesi dell’Area Nord a sei anni dal sisma del 2012.

Parlando delle pratiche del comparto produttivo, quindi quelle legate alla piattaforma Sfinge, nel territorio dell’Unione sono state accolte 1.886 pratiche per un totale di 1.010.587.806 euro di contributi. 1.382 le domande liquidate, per un importo complessivo di 585.337.331 euro.
Nell’ambito delle opere pubbliche, sono stati effettuati 170 interventi per un importo generale di 217.369.440 euro.
Le Zone Franche Urbane sono state prorogate fino al 31 dicembre 2019 e secondo la Giunta dell’Unione si sono rivelate “uno strumento efficace nel sostenere le attività commerciali”. Ad 897 di esse sono stati destinati più di 22,7 milioni di euro.
Tra le future iniziative, proseguiranno anche le realizzazioni delle microresidenze per anziani e disabili dell’Azienda pubblica dei Servizi alla Persona, con la costruzione delle strutture di Camposanto, Cavezzo e Concordia.
“Resta ancora molto lavoro da fare sui centri storici, sul recupero degli edifici pubblici e dei monumenti – commenta il Presidente dell’Unione e Sindaco di Concordia Luca Prandini – Il nostro obiettivo è individuare azioni specifiche e mirate per sostenere non solo il ripristino dei centri, ma anche le numerose attività commerciali o di servizio che sono già presenti o che potrebbero aprire in futuro. A livello normativo sono necessarie nuove misure ed in questo caso servirà una volontà politica anche da parte del nuovo Parlamento. Il 31 dicembre 2018 infatti scadrà la proroga dell’esenzione Imu per gli immobili inagibili a causa del sisma, quindi occorrerà ottenere una nuova proroga ed allo stesso tempo auspichiamo venga riconosciuto agli enti locali il rimborso Imu. Infine puntiamo a far sì che siano individuate misure per la salvaguardia dei bilanci dei singoli Comuni per quanto riguarda il rimborso mutui degli enti locali stessi”.