La Cineteca di Bologna omaggia Miloš Forman a pochi mesi dalla scomparsa, avvenuta lo scorso 13 aprile, con 4 serate in Piazza Maggiore nel cartellone di Sotto le stelle del cinema.

Primo appuntamento domani, giovedì 26 luglio, alle ore 21.45 (serata promossa da Bonfiglioli), con uno dei film più celebri del regista ceco, Qualcuno volò sul nido del cuculo, vincitore nel 1976 di 5 Premi Oscar: miglior film, miglior regia, miglior attore (Jack Nicholson), miglior attrice (Louise Fletcher) e miglior sceneggiatura non originale (il film è tratto dal romanzo di Ken Kesey).
“Il libro racconta l’eterno conflitto tra l’individuo e le istituzioni”, sottolineava Miloš Forman. Inventiamo le istituzioni per cercare di rendere il mondo un luogo più giusto, più razionale, eppure non appena sorgono, cominciano a controllarci, a irregimentarci, e dirigere la nostra vita.
Incoraggiano la dipendenza per perpetuare se stesse, e sono minacciate dalle personalità forti. Buttai giù una scaletta della sceneggiatura; sapevo cosa avrei tagliato e cosa avrei lasciato, dove avrei aggiunto e dove avrei tolto. Decisi anche che il film non sarebbe stato narrato dal punto di vista dell’indiano. La scrittura è uno strumento perfetto per
rendere il flusso di coscienza. Il cinema invece di solito vede il mondo dall’esterno, da un punto di vista più oggettivo. Le immagini sono concrete, quindi hanno un impatto più viscerale, più universale e persuasivo, però è più difficile ritrarre una vita interiore”.

Venerdì 27 luglio, sempre alle ore 21.45, Gli amori di una bionda, il film che rivelò nel 1965 il talento di Miloš Forman, all’epoca autore emergente della Nouvelle Vague praghese, la Nová Vlna.
“Gli amori di una bionda – ricorda il direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli – è un impareggiabile documento sulla Cecoslovacchia subito prima delle rivolte di meta anni Sessanta, della breve stagione delle riforme, e dei carri armati sovietici: tutto sembra stagnare in un’atmosfera allarmata, in trasparenza sembra d’intravedere tutto quel che
poi accadrà. Ma su questo sfondo carico di Storia, Forman racconta la storia di un’educazione sentimentale, in senso molto fisico, e lo fa con grazia incantevole, che davvero faceva presagire un’imminente Primavera”.
Terza opera di Forman dopo Il concorso (1963) e L’asso di picche (1964), Gli amori di una bionda è stato uno dei massimi successi del cinema ceco di tutti i tempi.

L’omaggio a Miloš Forman proseguirà quindi in agosto con altri due film: Amadeus (venerdì 3 agosto), rilettura della vita di Mozart per la quale arrivò nel 1985 un’altra pioggia di Oscar (8, per la precisione, tra cui miglior film, miglior regia e miglior attore a Murray Abraham per l’interpretazione di Antonio Salieri); Man on the Moon (sabato 4 agosto), diretto nel 1999 e interpretato da Jim Carrey nei panni del comico Andy
Kaufman.