L’autobus numero 37, diventato uno dei simboli della Strage di Bologna e della reazione che la città ebbe, spontaneamente e senza nemmeno attendere un attimo, ad una tragedia immane, ha guidato, nel trentottesimo anniversario della Strage del 2 agosto 1980, il corteo che da piazza Nettuno ha raggiunto la stazione ferroviaria.

 

Il vecchio bus, un Fiat 421 A matricola 4030, con oltre 777.000 chilometri al suo attivo, venne allora utilizzato subito dopo l’attentato come pronto soccorso improvvisato e poi per trasportare i morti all’obitorio. Dopo il suo “pensionamento” è stato conservato al riparo da agenti atmosferici e da pericoli di danneggiamenti, insieme ad altri rotabili che hanno percorso l’epopea del trasporto pubblico bolognese.

Nel frattempo, ATC prima, e successivamente Tper ne hanno curato la conservazione con una premura “museale”; una cura che, tra l’altro, per quanto riguarda “il 37” nasconde un retroscena particolare: diversamente dagli altri rotabili storici, in segno di riguardo e di grande considerazione affettiva, questo bus non è mai stato formalmente dismesso, ma tutt’oggi – seppur non circolante – resta immatricolato e targato come a quel tempo, per conservare la memoria storica di un testimone-simbolo del servizio alla città, nel bene e male, nella routine quotidiana quanto nella tragedia di un giorno.