Il voler apparire regolare, utilizzando i documenti che aveva rubato a un connazionale che l’ha ospitato, oltre a rilevare l’ingratitudine nei confronti dell’amico che l’ha aiutato non gli ha permesso di espatriare in Francia, meta prescelta dal clandestino. I documenti esibiti alla frontiera dal senegalese clandestino sono infatti risultati essere stati rubati al connazionale che aveva denunciati il furto ai carabinieri della stazione di Boretto. La matura conseguenza per il clandestino senegalese, oltre al mancato espatrio e la conseguente espulsione dal territorio nazionale, è stata la denuncia in stato di libertà che i carabinieri hanno inoltrato, con l’accusa di furto aggravato, alla Procura reggiana a carico di un cittadino senegalese 22enne in Italia senza fissa dimora. E’ accaduto a Boretto, piccolo comune della bassa reggiana.

Secondo la ricostruzione investigativa dei carabinieri di Boretto, che hanno condotto le indagini, la vittima, un 25enne cittadino senegalese regolarmente soggiornante in Italia e residente a Boretto, ha ospitato il connazionale, poi rivelatosi un clandestino, con il fine di aiutare un amico in un momento di bisogno. Per ringraziarlo l’ospite, approfittando dell’assenza del connazionale, si è impossessato dei suoi documenti di identità, con i quali si è allontanato. I motivi di tale gesto di ingratitudine, ovvero il furto dei documenti del proprietario di casa che l’ospitava, sono stati presto compresi. Il ladro ha agito per cercare di “auto – regolarizzarsi” esibendo, alla frontiera che avrebbe dovuto condurlo in Francia, i documenti che ne attestavano il regolare soggiorno in Italia, ricondotti però ad altro connazionale a cui li aveva rubati. Oltre a vedersi svanire i sogni francesi il 22enne senegalese è stato colpito da provvedimento di espulsione e dalla denuncia per furto che i carabinieri di Boretto hanno inoltrato alla Procura reggiana.