Resta favorevole anche se meno brillante del trimestre precedente la dinamica dell’industria manifatturiera modenese. La rilevazione congiunturale sul secondo trimestre 2018, realizzata dalla Camera di Commercio, in collaborazione con Cna Modena e Confindustria Emilia, evidenzia infatti un leggero rallentamento della crescita, che rimane tuttavia positiva.

La produzione in quantità è aumentata del +6,4% rispetto al secondo trimestre del 2017 mentre il fatturato ha mostrato un incremento del +3,3% sempre su base tendenziale. Gli ordini dal mercato interno crescono del +2,1% mentre rallenta ma rimane positivo il trend di quelli dall’estero: +1,3%.

L’espansione dei mercati stranieri è apparsa quindi leggermente più debole di quella del mercato interno, anche se è aumentata la quota di fatturato derivante dall’export dichiarata dalle imprese, che sfiora in media il 40%, confermando la spiccata propensione all’internazionalizzazione che caratterizza le imprese modenesi.

La lieve decelerazione della spinta propulsiva del nostro manifatturiero è confermata anche dalle attese a breve termine espresse dagli imprenditori intervistati. Per quanto riguarda la produzione industriale, si riduce al 23% la quota di imprese che prevede una prosecuzione della crescita, mentre nel primo trimestre tale quota superava il 50%.
Di conseguenza aumentano parecchio coloro che prospettano stabilità (70%) mentre soltanto una parte marginale (7%) indica un possibile calo.

Le aspettative sull’occupazione permangono molto caute: il 92% delle imprese prevede infatti di mantenere stabile l’organico, mentre soltanto 3 su 100 prospettano un aumento e le restanti 5 una diminuzione.
Anche nel periodo aprile-giugno 2018 l’occupazione delle imprese è rimasta pressochè stazionaria: -0,2%.

L’andamento dei settori manifatturieri nel secondo trimestre 2018

L’industria alimentare ha mostrato una produzione quasi stazionaria sui livelli dello scorso anno (+0,4%), mentre il fatturato è aumentato del +2,6%. Stagnante la raccolta ordini nel mercato interno (-1,5%) mentre in ripresa dopo tre trimestri di calo appaiono i mercati esteri (+4,8%).

La maglieria ha visto, in questo secondo trimestre 2018, un aumento soltanto per la produzione in quantità (+5,2%), mentre sono crollati il fatturato (-17,9%) e soprattutto gli ordini dall’estero: -31,3%. In lieve calo anche quelli dal mercato domestico (-0,9%).

Stagnazione nel settore abbigliamento dove si registrano variazioni leggermente negative per la produzione (-0,2%), il fatturato (-0,6%) e gli ordini esteri (-1,6%). Pressoché stabili gli ordini interni (+0,3).

Nel settore ceramico la produzione ha mostrato un decremento (-1,1%) mentre il fatturato è cresciuto del +3,6%. Gli ordini evidenziano andamenti contrapposti: mentre il mercato interno è in flessione (-8%) quello estero presenta un aumento del 4,2%. Il settore è tra quelli più rivolti ai mercati internazionali; nel secondo trimestre 2018 la quota di fatturato proveniente dall’export è ulteriormente aumentata raggiungendo il 63%.

Tutti in positivo gli indicatori del settore prodotti in metallo nel secondo trimestre 2018 con incrementi per produzione (+4,3%) e fatturato (+6%). Pure nella raccolta ordini la dinamica è sostenuta, sia per quelli interni (+6,9) sia per quelli dai mercati internazionali (+6,6%).

Si conferma favorevole anche la situazione del settore macchine e apparecchi meccanici dove la produzione si è incrementata del +14,1%, il fatturato del +9,2%, gli ordini dall’interno del +9%. Unica nota in controtendenza riguarda gli ordini esteri, in flessione del -4,6%. La quota di fatturato realizzata sui mercati internazionali resta tuttavia elevata, attestandosi sul 52%.

Buoni risultati anche nel settore macchine e apparecchiature elettriche e elettroniche dove la produzione si è incrementata del +2,8% mentre il fatturato è cresciuto del +9,1%. Particolarmente dinamica anche raccolta ordini, in particolare nei mercati internazionali (+31,1%), ma anche in quello domestico (+15,2%).

Il comparto del meccanico che produce mezzi di trasporto e relativi componenti ha mostrato una produzione molto dinamica (+21%) e un fatturato in calo del -10,1%. Gli ordini sono in aumento del +1,9% nel mercato Italia e del +4,6% all’estero.

Il biomedicale, infine, ha evidenziato dati negativi sia per quanto concerne la produzione (-6,6%) sia il fatturato (-4,5%). Anche la raccolta ordini ha subito una battuta d’arresto in particolare sui mercati esteri (-7,2%) mentre un segnale positivo proviene dagli ordini interni (+5,4%). La quota export sul fatturato è la più alta tra i diversi settori ed aumenta ulteriormente attestandosi sul 70%.