Ennesima vile aggressione ai danni degli Agenti di Polizia Penitenziaria, in servizio presso la Casa Circondariale la Dozza di Bologna, 9 (nove) agenti, compreso un ispettore al Pronto Soccorso per le cure del caso, la maggior parte con prognosi di 10 giorni. A renderlo noto è il Segretario Provinciale del Si.N.A.P.Pe (Sindacato Nazionale Autonomo Polizia Penitenziaria) Vitaliano Cinquegrana.

“Questa mattina gli Agenti in servizio presso il reparto della locale infermeria – spiega il Si.N.A.P.Pe – si sono trovati dinanzi un detenuto feroce e aggressivo, pronto a qualsiasi atto criminale nei confronti della Polizia Penitenziaria. In primis ha aggredito i suoi compagni in camera detentiva e non contento, quando gli Agenti sono intervenuti il facinoroso dopo essersi procurato una spranga di ferro, si è scagliato contro di loro, colpendoli più volte e continuando a distruggere tutto quello che trovava di fronte”. Cinquegrana “nell’esprimere solidarietà e vicinanza ai colleghi vittime della selvaggia aggressione, che potevano avere conseguenze ben più gravi se non fossero intervenuti altri Poliziotti a fermare l’incontenibile rabbia dell’aggressore, questa Organizzazione Sindacale, ancora una volta è a denunciare con forza come, alle molteplici modifiche delle norme Penitenziarie, il DAP non abbia fatto seguire adeguate iniziative volte a ridurre il “rischio professionale” cui va incontro quotidianamente il personale di Polizia Penitenziaria”. – “Questa Organizzazione Sindacale – continua Cinquegrana – in precedenza ha denunciato agli organi di questa Amministrazione, il sovraffollamento del reparto infermeria, senza che nessuno abbia mai preso provvedimenti. Auspichiamo adesso – termina il Si.N.A.P.Pe – che il Detenuto violento che adesso si trova presso il reparto in questione, sia urgentemente trasferito a tutela e sicurezza degli stessi Agenti e dello stesso Detenuto, inoltre si auspica che, i vertici di questa Direzione prendano seri provvedimenti al fine di salvaguardare la tutela e la sicurezza del Personale di Polizia penitenziaria, che al momento prestano servizio in condizioni di rischio. Come rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori saremo pronti a rivendicare ogni azione a tutela e difesa, in mancanza di opportuni e seri interessamenti al riguardo”.