In base alle rilevazioni del servizio Statistica del Comune per il calcolo provvisorio del Nic, l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività, risulta a + 1,7 per cento l’inflazione a Modena di ottobre 2018 calcolata su base tendenziale annua, mentre su base congiunturale mensile risulta invariata rispetto a settembre.

Delle 12 divisioni analizzate, sette sono state rilevate in calo, quattro in crescita e una senza variazioni (“Servizi sanitari e spese per la salute”, dove si segnalano aumenti su alcuni prodotti medicinali in fascia A, compensati dalle diminuzioni rilevate sull’acquisto di apparecchi terapeutici).

La variazione più evidente in aumento (+ 2,6%) si è registrata alla divisione “Abitazione, acqua, elettricità, combustibili”, per gli adeguamenti, applicati dall’Autorità per l’energia, sulle tariffe gas ed energia elettrica per il trimestre ottobre-dicembre 2018. In aumento anche la spesa per il gasolio da riscaldamento e, in misura minore, gli affitti delle abitazioni (rilevazione comunale).

All’opposto, la variazione più evidente in calo (- 1,8%) si è registrata alla divisione “Comunicazioni”, a intera rilevazione nazionale, per le diminuzioni registrate su alcuni servizi di telefonia e per l’acquisto di apparecchi telefonici fissi e mobili.

Seconda divisione per aumento percentuale nel mese (+ 1,2 %) è “Abbigliamento e calzature”. Gli aumenti fatti segnare dal comparto sono stati determinati in larga parte dall’entrata sul mercato degli articoli di vestiario della nuova stagione autunno-inverno, in particolare, su indumenti donna e neonato, calzature ed accessori abbigliamento. Altra divisione in aumento (+ 0,5%) è “Altri beni e servizi”, in cui si registrano variazioni positive sulle tariffe delle assicurazioni per auto e moto, sull’acquisto di apparecchi e articoli per la cura della persona (rilevazione comunale) e servizi finanziari (rilevazione nazionale). In calo i prodotti di oreficeria. Cresce di + 0,1 % “Bevande analcoliche e tabacchi”, dove si registrano aumenti per l’acquisto di birre, compensati dalle diminuzioni rilevate sul prezzo di alcolici e vini.

Tra le divisioni in calo, in ordine di valore percentuale, troviamo “Servizi ricettivi e ristorazione” (-1,1%), la cui diminuzione congiunturale è ascrivibile alle minori spese sostenute per i servizi di alloggio, sia locali (camera d’albergo), sia nazionali (pensioni, villaggi, campeggi e altro).

Segue “Ricreazione, spettacolo e cultura” (- 0,9 %), dove diminuiscono apparecchi fotografici e video, computer e accessori, pacchetti vacanza, giornali e periodici (rilevazione nazionale), prodotti per animali domestici, servizi sportivi e ricreativi (rilevazione comunale). In aumento: supporti di registrazione, beni per la ricreazione all’aperto, libri (rilevazione nazionale), strumenti musicali, articoli di cartoleria (rilevazione comunale). In calo con – 0,8 % la divisione “Trasporti”, in conseguenza della diminuzione, imputabile a fattori stagionali, delle tariffe relative al trasporto passeggeri aereo, marittimo e multimodale (rilevazione nazionale). In aumento i prezzi relativi al trasporto passeggeri ferroviario, acquisto ciclomotori (rilevazione nazionale), spesa per riparazione, ricambi e servizi per automobili (rilevazione comunale) e dei carburanti per autotrazione (rilevazione territoriale). Alla divisione “Istruzione” (- 0,5%) diminuisce la spesa per l’istruzione universitaria (rilevazione nazionale), in controtendenza si segnalano aumento i costi per corsi di formazione e istruzione (rilevazione comunale). Calo di – 0,2 % per la divisione “Mobili, articoli e servizi per la casa”, dove si segnalano diminuzioni sull’acquisto di piccoli apparecchi elettrodomestici, articoli tessili per la casa (rilevazione comunale), grandi apparecchi elettrodomestici (rilevazione nazionale). In aumento la spesa per l’acquisto di stoviglie e utensili cucina, prodotti monouso e pulizia casa.

Infine, la divisone “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” registra a ottobre un – 0,1 %: alla modesta diminuzione registrata nel corso del mese hanno contribuito le variazioni, assai differenziate, rilevate tra le diverse classi di spesa. Risultano in diminuzione frutta, prodotti ittici, latte, formaggi e uova, oli e grassi. In contrapposizione, si segnalano aumenti su caffè, tè e cacao, vegetali, pane e cereali, acqua, bevande analcoliche, carni.

Sul sito (www.comune.modena.it/servizio-statistica/pagine-tematiche/prezzi), sono consultabili anche i dati sull’inflazione dei mesi precedenti.