C’erano anche i vigili del fuoco di Modena alla manifestazione nazionale di protesta organizzata oggi dalla Fns Cisl in piazza Montecitorio a Roma. Da oltre un decennio la Cisl chiede a governo e Parlamento risorse finanziarie per equiparare le retribuzioni e il trattamento previdenziale dei vigili del fuoco a quelle degli appartenenti ai corpi di polizia.

«Ogni anno, in occasione della discussione della legge di Bilancio, sollecitiamo una soluzione – sottolinea la Cisl – Finora non abbiamo ottenuto alcuna risposta, nonostante il punto sia contenuto nel contratto di governo stipulato tra M5S e Lega. Confidiamo nella sensibilità dei parlamentari e nella concretezza del governo affinché siano individuate soluzioni coerenti con i positivi giudizi che ogni giorno i cittadini esprimono in favore dei vigli del fuoco, chiamati a rispondere alle continue emergenze che investono il Paese».

Il problema non è solo economico, ma riguarda anche la carenza di uomini e mezzi a livello locale.

«I numeri modenesi sono impietosi – conferma il segretario Fns Cisl di Modena Stefano Venturini – Abbiamo una sola autoscala in tutta la provincia, quella di Carpi è sempre fuori.
Il distaccamento di Carpi è passato da sette unità in turno a cinque. A Modena non esiste più la seconda squadra per il supporto in provincia.
Qualche giorno, fa per un incendio al poligono di tiro a Carpi, – rivela Venturini – essendo Carpi passata da sette uomini a cinque, ha dovuto chiedere supporto a Modena la quale, non avendo la seconda squadra, è andata a Carpi con l’unica partenza disponibile. Risultato: si è verificato un incidente a Modena e il malcapitato ha aspettato mezz’ora prima che arrivasse la squadra da Sassuolo. Ogni giorno il servizio è fatto con i numeri minimi, molti mezzi sono vecchi di oltre trent’anni, la stessa attrezzatura sui mezzi è ormai “bollita”, alcune sedi di servizio (vedi Carpi e Sassuolo) sono fatiscenti», conclude il segretario Fns Cisl di Modena.