Dal gennaio del 2017 era ai domiciliari per spaccio di stupefacenti eppure continuava a vendere eroina. A scoprirlo i carabinieri della stazione di Reggiolo che con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti hanno arrestato il A. U. M., cittadino pakistano residente a Reggiolo, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana. All’uomo i carabinieri reggiolesi hanno sequestrato una ventina di dosi di eroina, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi. L’altra mattina una pattuglia dei carabinieri della stazione di Reggiolo, nell’avvicinarsi all’abitazione del 60enne, aveva avuto modo di notarlo defilato vicino a una delle finestre ubicate al piano a terra del suo appartamento come se stesse aspettando qualcuno. Un atteggiamento che ha insospettito i carabinieri che quindi hanno deciso di svolgere un servizio di osservazione. Nel corso di tale attività, i militari, notando che l’uomo usciva nel cortile retrostante della sua abitazione, lo hanno raggiunto e bloccato. Sul davanzale di una finestra hanno poi rinvenuto 12 dosi di eroina termosaldate con cellophane.

Alla luce di quanto emerso, i militari hanno svolto una perquisizione locale rinvenendo all’interno di un frigorifero posto nel cortile una busta contenente un bilancio di precisione, dei ritagli di cellophane e un contenitore di cartone contenenti ulteriori 8 dosi di eroina. Lo stupefacente, per complessivi venti grammi circa, è stato sequestrato unitamente al bilancino, al materiale per il confezionamento delle dosi ed al telefono cellulare posseduto dal 60enne. L’analisi di quest’ultimo ha consentito d’identificare alcuni tossicodipendenti che, sentiti dai carabinieri, hanno confermato l’illecita attività del 60enne pakistano da cui si rifornivano andando a comprare l’eroina nella sua abitazione. Appurati i fatti e alla luce della flagranza di reato, il 60enne è stato arrestato e posto a disposizione della Procura reggiana. Nella mattinata odierna comparirà davanti al Tribunale di Regio Emilia per rispondere delle accuse a lui contestate.