Nuovo intervento dell’elisoccorso notturno 118, avvenuto nelle prime ore di sabato 9 febbraio. Sono bastati 18 minuti di volo da Montese, comune dell’Appennino modenese, alla Maternità dell’Ospedale Maggiore di Bologna, per un parto cesareo in emergenza su una donna di 29 anni, alla 31° settimana di gravidanza. Mamma e neonata stanno bene, entrambe ospiti della Maternità e Neonatologia dell’Ospedale Maggiore.

In poco più di un’ora, 65 minuti, dalla chiamata di soccorso alla Centrale 118, la donna era già in sala operatoria. La chiamata è arrivata alle 5.48 di sabato 9 febbraio. Immediata l’attivazione dell’ambulanza della postazione di Montese, giunta a casa della signora alle 06.01, e dell’elisoccorso dotato di tecnologia NVG per il volo notturno, atterrato alle 6.27 alla piazzola di Montese. Sul posto, l’equipe dell’elisoccorso, composta da 1 medico e 2 infermieri, ha effettuato un ecografia che ha evidenziato la presenza di battito cardiaco, ma ridotti movimenti del feto. Dopo 8 minuti, alle 6.35, l’elisoccorso è ripartito per la Maternità dell’Ospedale Maggiore, in questo caso il centro hub appropriato per trattare, in urgenza, una situazione di tale complessità.

Alle 6.53, in 18 minuti, l’elicottero 118 ha raggiunto l’Ospedale Maggiore ed è stata immediatamente accolta in sala operatoria, da 3 medici e 1 ostetrica, per un parto cesareo in emergenza. Dopo 17 minuti è nata una bimba, di circa 1.600 grammi, affidata alle cure del neonatologo.

L’elisoccorso notturno del 118 si conferma una volta di più uno strumento fondamentale nella rete dell’emergenza territoriale, a garanzia dei migliori protocolli di intervento anche nelle zone più disagiate come quelle montane, garantendo standard di sicurezza elevati anche in occasioni di patologie tempo dipendenti, come accaduto la notte scorsa.

Con quello di sabato, salgono a 47 gli interventi dell’elisoccorso notturno in tutta la Regione dall’inizio dell’anno, su un totale di 129 dall’avvio del servizio, lo scorso 15 agosto. Interventi possibili grazie alla nuova strumentazione e alle sempre più numerose basi di decollo e atterraggio notturno, realizzate su tutto il territorio regionale: ad oggi ne sono attive 164, di cui oltre la metà in zone montane.