“Un colpo di spugna destinato ad affossare un intero settore condannandolo all’estinzione.” Nessun giro di parole, da parte degli operatori dello spettacolo viaggiante per definire, quanto il governo ha deciso di fare il 12 dicembre scorso, cancellando in modo definitivo la Legge 337 del 1968 che regolamenta il settore. “La sola ed unica attualmente in vigore – tiene a precisare Eros Degli Innocenti, presidente Parco Ferrari in Giostra e consigliere Confesercenti Modena, sigla che riunisce le imprese di questo ambito – che riconosce l’esercizio dello spettacolo viaggiante e tutela lo sviluppo del settore. Anche solo pensare alla sua definitiva abrogazione, significa la fine per migliaia di famiglie che svolgono questa professione da generazioni. Perché indotte a lasciare definitivamente le licenze a causa di un incremento spropositato delle spese da affrontare per continuare a svolgere questa attività.” Ombre decisamente scure si profilano per la categoria che oltretutto rischia di coincidere, dato il termine ultimo il 30 aprile prossimo, con i giorni del luna park in città.

La legge 337 del 1968 beneficia il settore dello spettacolo viaggiante con molte agevolazioni, spettanti di diritto che riconoscono come una vera e propria attività sociale il lavoro da sempre svolto da questa tipologia di imprese al servizio di tutti i cittadini. Tra le quali: lo sconto relativo all’occupazione di suolo pubblico, sulla tari, su polizze assicurative e tasse automobilistiche di tutti i mezzi impiegati nell’esercizio dell’attività, classificati a uso speciale e non. Senza contare, il contributo statale rinnovato annualmente e quantificato dal Ministero a disposizione degli operatori che si impegnano ad investire acquistando nuove attrazioni e nuove attrezzature per rendere sempre più spettacolari e in sicurezza i Luna Park itineranti e i Parchi Giochi permanenti al servizio dei cittadini.

ANSVA-Confesercenti si è già attivata a riguardo per discutere il grave problema che verrebbe a crearsi e trovare quindi una mediazione con i parlamentari e col Ministro dei Beni Culturali. “Purtroppo – evidenzia Degli Innocenti – il tempo a disposizione è molto poco e una soluzione va trovata entro e non oltre il prossimo 30 aprile 2019, termine ultimo, prima dell’entrata in vigore della decisione del governo. Ciò che sta accadendo va fermato, perché significherebbe la fine di un settore. Abbiamo già chiesto un incontro con i parlamentari modenesi a riguardo, sperando in una risposta celere, per fare capire loro l’importanza di questo settore e quale grave mancanza sarebbe la sua venuta meno. Ci preme solo ricordare che nel Codice dello Spettacolo viene affermato l’impegno della  Repubblica a promuovere e sostenere le attività di spettacolo, comprese quello viaggiante, svolte in modo professionale caratterizzate dalla compresenza di professionalità artistiche e tecniche e di un pubblico in un contesto unico e non ripetibile. Un passo indietro non è solo indispensabile, ma doveroso. Per questo e per difendere i nostri diritti, non escludiamo nemmeno forme di protesta”, conclude Degli Innocenti.