Gli spazi di collaborazione rappresentano uno degli effetti più evidenti delle recenti trasformazioni della società. Dal 2013 costituiscono un elemento rilevante e in crescita nell’economia italiana. In Emilia-Romagna ad esempio sono passati da 3 a 65 nel giro di cinque anni, coinvolgendo professionisti di diversi settori, soprattutto nell’ambito della creatività e della economia della conoscenza. In questo contesto si producono effetti rilevanti su un mondo del lavoro in continua trasformazione. Ma in che modo questi spazi supportano creatività e innovazione?

A questo e ad altri interrogativi si cerca di dare risposta giovedì 28 febbraio alle ore 14.00 presso l’Aula Magna “P. Manodori” di Palazzo G. Dossetti (viale A. Allegri 9) a Reggio Emilia, in un seminario di approfondimento promosso dal Dipartimento di Comunicazione ed Economia -(DCE e dal Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria – DISMI di Unimore dove si presentano i risultati della ricerca dal titolo “Co-working e spazi di collaborazione: le nuove frontiere del lavoro tra creatività e innovazione sociale”.

La ricerca, finanziata dai Fondi di Ricerca d’Ateneo (FAR 2016), ha indagato su numerosi co-working, spazi collaborativi, tecnopoli, centri di ricerca e sviluppo nelle regioni italiane e si è incentrata sul ruolo degli spazi collaborativi nel contesto urbano, con particolare attenzione al loro impatto sui processi creativi e su l’innovazione sociale e tecnologica generata.

Il programma del seminario prevede, alle ore 14.00, i saluti istituzionali affidati alla prof.ssa Giovanna Galli, Direttore Dipartimento di Comunicazione ed Economia di Unimore, alla dott.ssa Raffaella Curioni, Assessore all’Educazione e Conoscenza del Comune di Reggio Emilia e al dott. Massimo Mezzetti, Assessore alla Cultura Regione Emilia Romagna. La presentazione dei risultati della ricerca è a cura della prof.ssa Anna Chiara Scapolan, docente di Organizzazione Aziendale del DCE di Unimore. L’approfondimento del tema “Come gli spazi collaborativi sostengono la creatività e l’innovazione”, coordinato dal prof. Fabrizio Montanari, docente di Organizzazione Aziendale del DCE, si confrontano Cristina Gallina, Product Development Manager di Barilla, Piergiorgio Grossi, Chief Innovation Officer di Credem Banca, Fabio Sgaragli, Open & Social Innovation Manager della Fondazione G. Brodolini, Nicoletta Tranquillo, Co-Founder, Kilowatt Bologna. L’argomento “Spazi collaborativi e impatto sul mondo del lavoro”, coordinato dal prof. Matteo Rinaldini, docente di Sociologia del Lavoro del DCE, vede il confronto tra Morena Diazzi, direzione generale Economia della conoscenza, lavoro e impresa della Regione Emilia Romagna, Matteo Fornaciari, Co-Founder, Impact Hub Reggio Emilia, Ilaria Muzzati, General Manager, Lemon Mestre, Angelica Villa, responsabile bandi e welfare, BASE Milano. Le conclusioni sono affidate al prof. Luca Solari, docente di Organizzazione Aziendale presso l’Università degli Studi di Milano.