Porte aperte, sabato 30 marzo, all’asilo nido comunale Abete bianco, dove le famiglie potranno visitare, dalle 10 alle 12,  gli spazi, conoscere il personale, e informarsi sui tempi e le attività della struttura.

“Questo servizio, che è al suo sesto anno di vita – afferma il vicesindaco Sara Govi – conferma il suo ruolo fondamentale a sostegno dei genitori di piccoli dai dodici ai trentasei mesi. Nell’occasione saranno anche aperte le iscrizioni al prossimo anno formativo, che avrà inizio il primo settembre e che si concluderà il trenta giugno 2020”.

Il nido, che è gestito dalla cooperativa sociale Coopselios, può ospitare un massimo di ventiquattro bambini, seguiti da tre educatrici, che si alternano in percorsi individuali e in momenti di compresenza. Il personale è completato da un’ausiliaria ed un pedagogista, che si occupa della formazione del personale, dell’organizzazione e della progettazione didattica ed educativa. L’orario di frequenza dell’Abete bianco è, dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 16, per il tempo pieno, mentre il tempo parziale si conclude alle 13.

La sede del servizio comunale, che si trova nel capoluogo, in corso Prampa 9 (di fianco alla scuola secondaria e di fronte alla scuola primaria e alla sede della Croce verde), “è dotata di un ampio spazio sezione, comprendente zona pasto e sonno, angolo simbolico, lettura, costruttività, ‘morbidi’. Ha poi nel suo luminoso atelier dei linguaggi espressivi il suo punto di forza”.

“Siamo molto orgogliosi dell’Abete bianco. Si tratta – conclude Sara Govi – di un nostro fiore all’occhiello, perché progettare, organizzare e realizzare servizi educativi per la prima infanzia, a sostegno delle giovani famiglie, ha sempre rappresentato e continua a significare per l’amministrazione comunale investire concretamente sul futuro della propria comunità e della montagna. In definitiva, uno dei punti fermi da cui ripartire per cercare d’invertire i segnali d’abbandono del nostro Appennino”.