Parte il 7 maggio, con prima tappa a Bruxelles, il tour promozionale del sistema di ricerca emiliano-romagnolo. Obiettivo è coinvolgere i nostri talenti, che lavorano all’estero, per avviare scambi e collaborazioni con la rete di centri e imprese dell’Emilia-Romagna.

Una delegazione della Regione Emilia-Romagna presso l’Unione europea, guidata dall’assessore regionale alle Attività produttive, terrà un workshop a Bruxelles (Rue Montoyer 21, 1000), a partire dalle ore 18, in cui verranno illustrate anche esperienze di eccellenza e favorite attività di networking.

L’iniziativa si inserisce nel Patto Giovani più della Regione e sarà gestita da ART- ER (Attrattività, ricerca e territorio), la nuova Società Consortile dell’Emilia-Romagna, con l’obiettivo di favorire la crescita sostenibile della regione attraverso lo sviluppo dell’innovazione e della conoscenza, l’attrattività e l’internazionalizzazione del sistema territoriale.

Il tour è stato organizzato per favorire le relazioni dei giovani con alte competenze, che vivono all’estero, con il sistema regionale della ricerca e dell’innovazione. Saranno fornite informazioni sulle opportunità che l’ecosistema regionale può offrire al fine di incrementare le collaborazioni fra i luoghi di eccellenza, dove ogni giorno ‘i talenti’ all’estero lavorano e i soggetti delle reti regionali: università, strutture di ricerca o imprese. Tra gli esempi: progetti europei, di scambio, formativi o di business, in cui reciprocamente valorizzare le eccellenze di innovazione e ricerca.

L’Emilia-Romagna, secondo il Rapporto Migrantes, si posiziona al 6^ posto tra le regioni con un flusso migratorio sostanzioso di cittadini italiani verso l’estero (dati 2018). La fascia giovanile (30-44 anni) rappresenta circa il 25% del totale della popolazione emiliano-romagnola emigrata. Un capitale umano, spesso altamente formato e qualificato, con il quale la Regione Emilia-Romagna intende mantenere un rapporto.