Una campionessa anche nel guidare i vincitori di domani: la stella del nuoto paralimpico Cecilia Camellini, un fenomeno in vasca orgogliosamente modenese, è stata la protagonista principale dell’incontro mattutino della terza e ultima giornata della seconda edizione “Unlimited” del Festival SportivaMente, la rassegna dedicata allo sport inclusivo, ispirata al principio di uguaglianza nella diversità e alle abilità differenti, che da venerdì 3 a domenica 5 maggio a Sassuolo ha puntato ad accendere i riflettori su un intreccio di sport, disabilità e società incoraggiando un’integrazione sempre più naturale col territorio. Una rassegna che vantava proprio Cecilia come “madrina” ufficiale. Rinviato invece causa neve l’appuntamento che avrebbe dovuto formalmente chiudere la rassegna, la camminata sensoriale a ridosso del castello di Montegibbio.

Dopo la sequenza di eventi di venerdì e sabato, a partire dall’affollatissima Run 5.30 inclusiva andata in scena all’alba del 3 maggio in centro, oggi – domenica 5 – è stato il turno di Cecilia. Nella cornice della piscina comunale Nuova Sportiva di via Nievo si è sviluppato infatti l’incontro “Due pesci fuor d’acqua” nel quale la campionessa mondiale, europea e paralimpica di stile libero e dorso ha incontrato i giovani, gli allenatori e i genitori delle società sportive della nostra provincia; si è trattato in particolare dei ragazzi e delle ragazze di Asham onlus Modena, Nuova Sportiva Sassuolo in collaborazione con Anffas onlus, Nuoto club Sassuolo (prima squadra) e Avia Pervia triathlon Modena (prima squadra) che praticano attività sportiva, nello specifico il nuoto. L’obiettivo era che atleti con o senza disabilità potessero incontrarsi in un momento di gioco, di divertimento e di crescita, ognuno secondo i propri bisogni e specificità; l’ospite è stata testimone d’eccezione e co-conduttrice di tutte le attività della mattinata, affiancata e guidata dalla psicologa dello sport Valentina Marchesi, dello staff di SportivaMente, e dall’esperta di processi inclusivi Nadia Luppi dell’associazione NoisyVision onlus.

Scendendo nel dettaglio dell’iniziativa, nella prima fase i protagonisti – ovvero i giovani – si sono conosciuti tra loro e si sono ritrovati in un momento divertente e coinvolgente che in una sorta di multiplo brainstorming aveva lo scopo di far sentire tutti a proprio agio: atleti e campioni, ognuno con le proprie attitudini e capacità, e in questo momento è stata di aiuto la presenza delle conduttrici che hanno messo in campo competenze in materia di sport, disabilità e inclusione. Quindi, dopo la formazione di squadre miste tra le varie società e con ragazzi con diverse abilità, ha avuto luogo una fase di riscaldamento, durante la quale ci si è preparati insieme a una imminente staffetta, supportati dai tecnici e coordinati dalle conduttrici, allo scopo di creare un clima positivo nel quale nuotare insieme.

Infine si è articolato il vero e proprio cuore dell’appuntamento “Due pesci fuor d’acqua”, ovvero le staffette inclusive in acqua nelle quali la velocità e il risultato agonistico hanno costituito solo uno dei parametri per misurare la prova: ed è stato bello notare come a vincere, in questa prestazione a metà via tra esibizione e competizione, siano stati tutti coloro che hanno nuotato insieme, rispettandosi nelle proprie specificità e mostrando che anche quando si è diversi si possono condividere momenti gradevoli, incontri, giochi e passioni comuni… Come quella per il nuoto. Le emozioni dei partecipanti, che hanno comunque ricevuto le meritate medaglie da SportivaMente, e gli applausi del pubblico hanno certificato la riuscita dell’innovativo evento che ha mixato in modo gioioso sport e sociale.

RINVIO – Il Festival si sarebbe dovuto concludere nel pomeriggio di oggi ma, come detto in apertura, a causa del maltempo è stato rimandato a data da destinarsi il momento finale delle 17 al castello di Montegibbio, dove avrebbe dovuto tenersi l’incontro “A spasso coi 5 sensi. Ossia una camminata sensoriale per sensibilizzare la comunità ai temi della disabilità visiva e della diversità in genere assieme ai coach Nadia Luppi e Cristina Mori, eco-psicologa e guida ambientalista escursionistica. A breve verrà comunicato dall’organizzazione il giorno del recupero.