Un giovane di
Scandiano, P.A., 38 anni, probabilmente provato per le cattive
condizioni di salute del padre, ricoverato a Torino per un
delicato intervento chirurgico, si e’ asserragliato in casa
questa mattina a Iano di Scandiano, minacciando di uccidersi.

Tutti i tentativi dei familiari di farlo tornare alla ragione
sono stati inutili e si e’ cosi’ reso necessario l’ intervento
dei carabinieri, che hanno fatto irruzione nell’ appartamento,
bloccandolo.
Il tutto e’ cominciato verso le 7. Il giovane – che vive con
i genitori – doveva recarsi a Torino con la madre per assistere
il genitore, ma l’ improvvisa mancanza dell’ acqua calda nell’
abitazione lo ha trasformato in una furia. Ha buttato fuori casa
la madre e si e’ chiuso nell’ abitazione, urlando che voleva
farla finita. Sono intervenuti altri parenti e familiari, che
hanno provato inutilmente a convincerlo fino a mezzogiorno,
quando e’ stato richiesto ausilio ai carabinieri.
In casa tra l’ altro c’ erano tre fucili e una pistola, che
il padre detiene regolarmente, e questo ha fatto pensare che
P.A. potesse essere armato. I militari di Scandiano e della
compagnia di Reggio Emilia, comandata dal tenente Germano
Passafiume, hanno dapprima tolto l’ alimentazione di gas ed
elettricita’ dal contatore generale, poi passando dal garage
sono riusciti a forzare la porta d’ ingresso e ad entrare nell’
abitazione, dove si trovava il giovane, che si era chiuso a
chiave in cucina.
Per prima cosa i carabinieri hanno individuato e portato via
le armi custodite nell’ appartamento, poi hanno sfondato la
porta della cucina, immobilizzando P.A. Sul posto si e’ recata
anche la guardia medica, per valutare l’ opportunita’ di
sottoporre il giovane, che non aveva mai dato – dicono i parenti
– segni di squilibrio, ad un trattamento sanitario obbligatorio
all’ ospedale.