I valori bollati che riportano
esclusivamente l’ indicazione in lire sono ancora validi, e
potranno essere utilizzati fino al termine del periodo di
change-over, il 28 febbraio prossimo.
A precisarlo è stata l’ Agenzia delle Entrate.
A tutt’ oggi è infatti ancora largamente diffusa tra i
tabaccai italiani l’ opinione, errata, che i valori bollati -marche, cambiali, fissati bollati per contratti di borsa ecc.-
espressi solamente in lire non abbiano più alcun valore.

”Mi spiace, non li tengo più da novembre per paura che mi
rimangano invenduti”, oppure ”se ha marche da bollo in lire
non può fare altro che buttarle”, queste, alcune delle
indicazioni errate fornite oggi ai clienti disorientati da
tabaccai a loro volta ancora più confusi.
L’ Agenzia delle Entrate però, su questo fronte è chiara:
nulla andrà perduto.
Se i valori bollati soltanto in lire sono ancora validi e
possono essere cambiati dai rivenditori entro il 28 febbraio,
con i nuovi, recanti la doppia indicazione lire/euro, oppure
soltanto quella in valuta europea.
Dal primo gennaio 2002, infatti, vengono messi in
circolazione dallo Stato valori bollati riportanti solo l’
indicazione in euro, ma sia quelli espressi in doppia valuta,
che quelli in lire, saranno validi fino alla fine del periodo di
changeover.
”I soggetti autorizzati alla vendita – sottolinea inoltre l’
Agenzia delle Entrate – potranno ottenere la contestuale
sostituzione con valori bollati il cui importo sia espresso
anche in euro e l’ ammontare complessivo corrisponda al totale
di quanto consegnato”.
Niente rimborso però per il singolo contribuente che,
essendo in possesso di valori bollati espressi esclusivamente in
lire dovrà preoccuparsi di utilizzarli entro il 28 febbraio.
”Successivamente a tale data però – precisa l’ Agenzia –
continueranno ad esplicare piena efficacia atti, documenti e
registri con l’ indicazione dell’ imposta di bollo assolta,
precedentemente in lire”.