Ancora un mese, o poco più, e poi gli
studenti che a giugno saranno impegnati negli esami di stato,
conosceranno la materia che sarà oggetto della seconda prova
scritta. Lo annuncia un decreto del ministero dell’istruzione.


E’ confermato che agli esami di stato nelle scuole superiori
statali e paritari, i commissari saranno tutti professori interni
alla scuola, designati dai consigli di classe; esterni invece i
presidenti, scelti dai Direttori generali regionali. Nelle
scuole legalmente riconosciute, invece, i commissari interni
saranno il 50% dei commissari, il resto saranno esterni. Per
ogni sede di esame ci sarà un presidente.
Il ministero sottolinea che obiettivo della prima prova
scritta è quello di ”accertare la padronanza della lingua
italiana o della lingua nella quale si svolge l’insegnamento”;
il candidato potrà scegliere fra quattro elaborati proposti dal
ministero e cioè: analisi e commento di un testo letterario o
non letterario, in prosa o poesia; sviluppo di un argomento
(sottoforma anche di un breve saggio o di un articolo di
giornale) su un argomento storico-politico, socio-economico,
artistico-letterario, tecnico-scientifico; sviluppo di un
argomento di carattere storico sulla base del programma svolto
nell’ultimo anno; tema su un argomento di ordine generale
ispirato dal dibattito culturale.