Per quanto abbia lasciato l’
Australia con soli 4 punti mondiali, alla luce di quanto
avvenuto sul circuito di Melbourne, anche nel 2002 dovrebbe
essere la McLaren/Mercedes l’ avversario Ferrari.


E’ vero che il debuttante Kimi Raikkonen è giunto solo
terzo, ed è vero che l’ altra ‘freccia d’argento’ di David
Coulthard si è dovuta ritirare per la rottura del cambio. Ma
alcuni risultati la McLaren li ha già messi in mostra.
Primo: sia Coulthard nella fase iniziale del gran premio,
sia Raikkonen hanno dimostrato di essere in gara molto
competitivi. Lo scozzese, uscito indenne dalla carambola
iniziale alla prima curva, ha condotto in testa i primi undici
giri del gran premio, e mentre Schumacher era frenato prima
dalla Renault di Trulli, poi dalla BMW-Williams di Montoya, lui
riusciva ad ottenere con la pista libera quasi 1” al giro. La
doppia entrata in pista della safety car non lo ha favorito. Poi
la rottura del cambio, che si è bloccato in sesta, lo ha messo
fuori dai giochi.
Secondo: Raikkonen ha fatto segnare il giro più veloce (al
37/mo giro, 1’28”541 contro l’1’28”628 di Schumacher, ottenuto
al 32/mo giro). Senza un paio di piccoli errori poi, peraltro
comprensibili per un giovane al debutto sulla nuova macchina,
avrebbe potuto certamente competere per il secondo posto. Non a
caso il finlandese al termine della gara era dispiciuto.
Terzo:
il potenziale messo in mostra a Melbourne dalla McLaren c’è, e
i margini di sviluppo sono notevoli. Sia Ron Dennis, sia Norbert
Haug dopo la corsa per quanto dispiaciuti per il guaio meccanico
occorso a Coulthard si sono detti ottimisti per il gran premio
della Malesia ”Avevamo fatto 7.500 chilometri di test – ha
detto Dennis – senza mai un problema al cambio. Peccato.
Comunque consideriamo il giro più veloce di Raikkonen e il suo
terzo posto un risultato che ci fa bven sperare”.
Analoga la posizione di Haug: ”Le prestazioni sia di David
che di Kimi hanno dimostrato che il team ha il potenziale
necessario per essere competitivo”.
Diverse invece le indicazioni emerse da BMW-Williams. Il
secondo posto di Montoya non è stato sufficiente per nascondere
che la McLaren di Raikkonen era più veloce della monoposto del
colombiano. L’ impressione è stata che, dopo essere stato
superato da Schumacher, Montoya per alcuni giri abbia fatto
addirittura da ‘tappo’ nei confronti della McLaren. Raikkonen
infatti al momento del suo pit stop, fatto al 38/mo giro, era
riuscito a superare il colombiano. Ma appena fuori alla corsia
box è andato lungo, consentendo alla Williams di ri-superarlo.
Alla fine sono giunti a soli 7” l’ uno dall’altro. In
Malesia il quadro degli avversari della Ferrari dovrebbe essere
più chiaro. Ma, con ogni probabilità, sempre color argento.