Due importanti citta’ molto vicine
fra loro, quasi contigue, Parma e Reggio Emilia, hanno deciso di unire i loro festival di musica, danza e teatro in una unica grande manifestazione: il Reggio Parma Festival, espressione di interessi comuni, che, nel periodo dal 16 maggio al 7 luglio, offrira’ una folta serie di appuntamenti, alcuni dei quali di livello internazionale.

La manifestazione, che offrira’ ogni sera uno spettacolo diverso e sempre di assoluto rilievo, accorpa il Festival Verdi e il Festival del Teatro di Parma con il Festival della danza di Reggio Emilia. Un vero e proprio polo di eventi artistici che, promossi dal Teatro Regio e dal Teatro Stabile di Parma, dai Teatri di Reggio Emilia e dal Centro Regionale della Danza, si articolera’ fra i Teatri Valli, Ariosto e Cavallerizza di Reggio Emilia, e fra i teatri Regio, Farnese, Due, Auditorium Paganini, progettato da Renzo Piano e recentemente inaugurato, e il Padiglione Palacassa.
L’iniziativa, che vuol essere uno dei maggiori avvenimenti della mappa festivaliera italiana, e’ stata presentata a Roma, in una conferenza stampa, dal sindaco di Parma Elvio Ubaldi e dal sindaco di Reggio Emilia Antonella Spaggiari, oltre che da Edmondo Barbieri Marchi, nominato presidente del Festival dal ministro Giuliano Urbani.
Il Festival Verdi sara’ un Festival con cadenza annuale.
Chiuse le manifestazioni per il centenario della morte del grande compositore, si e’ pensato di dare il via a una prima edizione di un appuntamento che pone al centro l’opera e la figura di Giuseppe Verdi. Il programma, illustrato dal direttore artistico Claudio Desderi, prevede 16 serate con la rappresentazione di due produzioni operistiche: ”Alzira” e ”La forza del destino”. Zubin Mehta alla guida dell’orchestra del Maggio fiorentino dirigera’ la Messa da requiem con la partecipazione delle cantanti Daniela Dessi’ e Lucina D’Intino.
Leo Nucci e Ruggero Raimondi si misureranno in concerto in una serie di arie e duetti verdiani. Lo stesso faranno Mariella Devia, Giuseppe Sabbatini e Michele Pertusi in una una serie di romanze e arie da camera. Altro concerto del genere sara’ con Renato Bruson e Jose’ Cura. L’ultima serata e’ dedicata ai libretti di Giuseppe Verdi con le riflessioni dello scrittore Andrea Camilleri che si avvarra’ di interventi dal vivo di un gruppo di dodici ottoni impegnati nella trascrizione di pagine verdiane.
”Il teatro Regio – ha spiegato Desderi – sara’ il vero motore del Festival Verdi , autentica macchina organizzativa assai collaudata dalle recenti celebrazioni verdiane”.
Il Teatro Festival di Parma, gia’ affermato in campo nazionale e internazionale – secondo quanto comunicato dal direttore artistico Giorgio Gennari – comincia un nuovo percorso. E sara’ imperniato su tre grandi figure, Amleto, Don Giovanni e Don Chisciotte, tre pilastri della cultura occidentale che accomunano Cervantes, Shakespeare e Moliere. Il primo incontro sara’ con Cervantes, il 23 e 25 maggio, due giornate curate dal regista tedesco Henning Brockaus per riportare Don Chisciotte allo stupore originario. Quindi il Festival presentera’ in prima al Farnese di Parma ”Amleto”, per la regia di Walter Moli, con Elisabetta Pozzi protagonista. Terzo incontro al Teatro Ariosto di Reggio Emilia con ”Don Juan” di Moliere, un classico rivisitato da Mats Ek, coreografo e regista svedese, realizzato dal Dramatem Teatern di Stoccolma. Il Festival della prosa prevede inoltre uno spettacolare omaggio a Jacques Tati, una contaminazione fra cinema e teatro con la partecipazione di Jerome Deshamp e Macha Makeieff. Si tratta di un progetto che fara’ il suo debutto al Festival di Cannes dal 15 al 26 maggio, quindi, subito dopo, sara’ a Parma.
Per quanto riguarda il Festival della Danza di Reggio Emilia, illustrato dal direttore artistico Elio Canova, quindici le coreografie in campo per undici spettacoli. Un omaggio speciale sara’ dedicato a Mats Ek, uno dei grandi maestri della coreografia d’oggi. Sue, infatti, le coreografie che il Cullberg Ballet proporra’ la sera dell’inaugurazione, il 16 maggio. Di Matts Ek sara’ proposta pure la sua versione del ”Lago dei cigni”con musiche di Chailovskij. Il popolare balletto, tema dell’intero festival, sara’ inoltre presentato in altre due versioni: una dello Stanislawsky Ballet di Mosca e una del Ballet Royal de Fiandre del coreografo e regista Jan Fabre. Una versione, quest’ultima, che si annuncia molto trasgressiva.