Il Comune di Modena ha deciso di aderire al manifesto del Contratto mondiale sull’acqua e alla giornata mondiale dell’acqua in programma per domani, venerdì 22 marzo.

“La scelta che abbiamo fatto come giunta – spiega l’assessore all’ambiente Mauro Tesauro – è finalizzata a sollecitare l’attenzione sull’utilizzo di una risorsa preziosa quanto strategica per il futuro dell’umanità. Una risorsa cui centinaia di milioni di persone al mondo non hanno accesso, ma rispetto alla quale anche noi, nella nostra realtà, siamo chiamati ad agire con maggiore attenzione e con una forte volontà di tutela. Dire ciò significa un impegno sul piano generale, ma anche operare sul piano dei comportamenti e delle scelte concrete che ogni giorni facciamo, come singoli e come collettività”. Il Manifesto del contratto mondiale dell’acqua, una iniziativa partita a livello internazionale ed al quale stanno aderendo via via anche numerose città ed associazioni italiane, parte dal drammatico riconoscimento che su 5 miliardi e 800 milioni di abitanti oggi sulla terra, ben 1 miliardo e 400 milioni non hanno accesso all’acqua potabile. Secondo le stime, nell’anno 2020, quando la popolazione mondiale sarà di 8 miliardi di esseri umani, il numero di persone che non avrà accesso all’acqua potabile sarà di 3 miliardi. Dunque riaffermare il diritto all’acqua è più che mai una battaglia di civiltà e per garantire un futuro a una larga parte dell’umanità. Della risorsa acqua (anche se rinnovabile attraverso il ciclo dell’acqua) le riserve non sono inesauribili. Le stime degli studiosi prevedono che le acque di superficie del pianeta saranno consumate entro il 2100 e che tutta l’acqua della terra, sulla base dei ritmi di sviluppo e di consumo attuali sarà esaurita per il 2230. Dal 1950 al 1995 (fonte Unesco) la quantità d’acqua dolce pro-capite è diminuita da 17 mila a 7500 metri cubi. Su questo dato incidono l’aumento della popolazione, l’inquinamento, i cambiamenti climatici e gli sprechi, in particolare legati all’agricoltura (attività che assorbe i due terzi del consumo mondiale di acqua).