Sara’ di nuovo sfida tra Michael
Schumacher e Juan Pablo Montoya, proprio a Interlagos dove
il duello rusticano e’ cominciato, giusto un anno fa. E’ sara’
sfida tra la nuova F2002 e le Williams. Gli altri sono lontani,
a cominciare da Barrichello che a cinque minuti dalla fine delle
prove lascia la macchina ‘vecchia’ e rinuncia all’ultimo run.


Juan Pablo Montoya fa la quarta pole position della sua
carriera in formula uno e Schumi sara’ al suo fianco in prima
fila. La ‘esse’ di Senna sara’ li’ ad attenderli, la’ dove nel
2001 il colombiano dal sorriso da squalo lo supero’ di
prepotenza. Da questo gran premio entra in vigore le nuova
regola che punisce con un arretramento di dieci posizioni nella
griglia di partenza del gp successivo l’autore di un contatto
vietato. Dovranno stare attenti, Juan Pablo e Michael. Ma la
sfida e’ lanciata.
La nuova F2002 all’esordio e’ gia’ da prima fila, ad essere
un passo indietro sono le gomme Bridgestone. Michael e’ l’unico
ad inserirsi tra le due Williams gommate Michelin. Solo le due
Ferrari entrano nei primi otto posti della griglia, tutte le
altre hanno ‘scarpe’ francesi.
E’ comunque lotta tiratissima, perche’ Schumi ci mette tanto
di suo, e perche’ la F2002 e’ davvero una buona macchina. La
prima uscita di Michael arriva alle 13,27. Fa un caldo
brasiliano: 30 gradi nell’aria, sole splendente e asfalto a 45
gradi. La prima pole provvisoria ‘vera’ l’aveva fatta Ralf con
1’13”328, di oltre quattro decimi sotto il tempo che nel 2001
aveva dato il primo posto in griglia al fratello (1’13”780).
Nel primo settore Schumi perde 287 millesimi dal Ralf, ma
nella parte piu’ guidata recupera (113 millesimi il distacco) ed
alla fine ha il secondo tempo, ad appena 96 millesimi. Con
1’13”424 scavalca Montoya, Barrichello, Button e Coulthard. La
seconda McLaren, con Raikkonen, ha gia’ avuto problemi: il
finlandese e’ costretto a rientrare ai box ad andatura da
passeggiata pasquale durante il giro lanciato. Riparte col
muletto dopo 20′.
Alle 13.36, col secondo run, Montoya supera Michael:
1’13”357. Ma fino al secondo intertempo era in zona pole (67
millesimi di vantaggio su Ralf). Barrichello, che di tempi buoni
ne deve fare due per via del semaforo rosso bruciato al mattino,
si migliora (1’13”919) ma nel frattempo era stato scavalcato da
Coulthard (1’13”834) e Trulli con la Renault (1’13”905).
Alle 13,40 Michael esce per il suo secondo ‘run’. E’ ancora
dietro nel primo intertempo (196 millesimi) ed ancora recupera
nel secondo e terzo settore. Alla fine si migliora di 55
millesimi, ma non basta: con 1’13”369 resta terzo. In 41
millesimi sono in tre: le due Williams e Schumi.
Chi fa il numero di alta scuola aprendo la danza finale e’
Montoya: fa la pole col terzo ‘run’, a 11′ dalla fine, in
1’13”114. Il colombiano e’ di oltre due decimi piu’ veloce del
compagno Ralf che a sua volta non era riuscito a migliorarsi per
una sbandata all’uscita della ‘Juncao’.
Intanto Barrichello affonda, scavalcato anche da Button e
Raikkonen. Il brasiliano e’ ottavo grazie alla sua prima uscita
(1’13”935) che e’ peggiore della seconda (1’13”919), ma
migliore della terza (1’13”945).
Alla terza ed ultima uscita Michael Schumacher riesce a
superare Ralf, e compie uno di quei suoi ordinari miracoli
tenendo in pista la macchina che s’era scomposta in uscita dal
curvone della Ferradura. Deve recuperare 255 millesimi du
Montoya e ne ha 210 di ritardo nel primo settore, 167 nel
secondo, 127 nel terzo. Con 1’13”241 e’ in prima fila accanto a
Montoya. Nell’ultimo tentativo Ralf non riesce a migliorarsi, e’
in seconda fila col terzo tempo al fianco di David Coulthard
che da’ un segnale di crescita della McLaren. Segnale peraltro
immediatamente messo in dubbio da Raikkonen, che finisce come ha
cominciato: fermo per un guasto. Torneranno le frecce d’argento,
ma hanno ancora tanta strada da fare.