La Fondazione Cassa di Risparmio di Modena ha investito 4 miliardi 700 milioni di lire per un edificio che può ospitare scuola d’infanzia e nido. Terreno e gestione sono del Comune.


Nei suoi primi dieci anni di attività la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena ha svolto una importante opera di promozione e di sostegno di attività culturali, di progetti di ricerca scientifica ed anche di forte impatto sociale come ad esempio la realizzazione della IV residenza sanitaria assistenziale cittadina, inaugurata nel maggio del 1999 e realizzata in soli due anni. La spiccata sensibilità sociale, che ha caratterizzato l’attività della Fondazione si è particolarmente espressa nel campo della formazione dei giovani e della tutela delle categorie più deboli, con la decisione di realizzare un edificio scolastico destinato a nido e scuola d’infanzia. Si tratta del primo esperimento che vede nella stessa struttura una scuola dell’infanzia (4 sezioni) e un nido (2 sezioni) che vanno ad affiancarsi alla scuola elementare già esistente. La struttura di circa 2500 metri quadrati su un’area verde di oltre 6000 è stata costruita in poco meno di tre anni su terreno del Comune, che ha curato anche la progettazione, per iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, che ha investito in questo progetto 4 miliardi 700 milioni di lire. L’edificio, intitolato a “Sandra Forghieri” e sito in via Frescobaldi 30, sarà inaugurato venerdì 12 aprile alle ore 17 ed è stato progettato dall’architetto Franca Stagi. Sono a disposizione dei bambini aree verdi immediatamente accessibili dagli spazi interni, aree protette rispetto alle strade e al pericolo di intrusioni, zone più riparate quando la stagione è inclemente. Sono state previste inoltre delle apparecchiature audio in ogni ambiente, collegamenti interni ed esterni via citofono, tre linee telefoniche, impianto antintrusione e impianti rilevatori di fumi. Le opere di urbanizzazione e la gestione della struttura sono a carico del Comune che, in virtù di un accordo con la Fondazione, si è impegnato a destinare l’immobile ad uso scolastico per un periodo di tempo non inferiore a 30 anni. La nuova costruzione intreccia a alterna spazi costruiti e spazi scoperti, volumi chiusi, percorsi e aree verdi in una commistione fra interno e esterno, fra aperto e chiuso.