La Ferrari resiste, non si fa travolgere dalle polemiche, e pensa al futuro. Comincia già da
oggi infatti il lavoro per preparare Montecarlo, settimo appuntamento di un mondiale che la Scuderia di Maranello sta dominando, sia tra i piloti, con Michael Schumacher a 54 punti -cinque vittorie e un terzo posto- sia tra i costruttori.


Il lavoro serve a stemperare le critiche. ”Le nubi
passano”, ha detto Jean Todt a proposito delle contestazioni che vengono dal mondo della Formula 1, dopo i durissimi giudizi di Patrick Head, Flavio Briatore, Gerhard Berger e tanti altri protagonisti. ”Quei quattro punti possono essere preziosi. Cosa direste se perdessimo un mondiale per quei quattro punti? Alla fine si ricordano solo i vincitori, come ci insegnano le esperienze del ’97 e del ’98”, quando la Ferrari perse il titolo per un soffio alla fine. Todt, fra l’ altro, ha tutta la
scuderia compatta attorno alla decisione, una ”scelta aziendale”, che dunque ha il placet del presidente Luca di Montezemolo. La scuderia replica alle critiche sostenendo che nello sport è sempre stato così, aggiungendo che probabilmente
l’ attacco è più duro a causa del dominio assoluto dimostrato nella gara austriaca dalle due Ferrari. Insomma, la concorrenza è nervosa. Ma Todt e Schumacher, che ieri è stato aiutato anche fuori
della pista da Barrichello, hanno detto di essere convinti che già dalla prossima gara tutto sarà dimenticato. E alla fine del mondiale nessuno si ricorderà più dell’ episodio austriaco: ”Verreste invece a chiederci conto – ha detto Schumacher – se perdessimo il titolo mondiale. Sono sicuro che
verreste a chiederci come mai Rubens non mi aveva fatto passare in Austria”. Lo stesso campione del mondo peraltro ha aggiunto
che si tratta di una ”vittoria che non dà alcuna gioia, frutto di una decisione probabilmente sbagliata”. A poter tornare indietro, ha aggiunto, forse modificherebbe tutto. Ma intanto si avvia alla conquista del quinto mondiale e a eguagliare il
record di Fangio.