E’ di quasi un milione e 522 mila euro (circa tre miliardi di lire) il piano provinciale 20012002 per il diritto allo studio nell’ambito del quale sono assegnate anche le risorse per i progetti per favorire l’inserimento e l’integrazione di studenti con handicap nelle scuole modenesi, dalle materne alle superiori. E’ un ambito che interessa quasi 1500 ragazzi, circa uno ogni 50 studenti, e che con l’ulteriore aumento di quest’anno vede triplicate le risorse assegnate negli ultimi tre anni.


Oltre ai progetti per l’integrazione, che interessano 41 Comuni (oltre 500 operatori tra personale educativo e assistenziale o di supporto), si devono in considerazione infatti i contributi per i trasporti speciali (27 Comuni) e quelli per l’acquisto di ausili didattici (16 Comuni), così che nel 2002 le risorse per gli interventi per l’handicap superano i 600 mila euro, quasi un miliardo e 200 milioni di lire rispetto ai 422 milioni del 2000. “La scelta di fondo nel definire il piano – commenta l’assessore all’Istruzione Claudio Bergianti – è stata proprio quella di fornire un supporto agli istituti che, nell’era dell’autonomia scolastica, si trovano ad affrontare i problemi più complessi come quelli dell’handicap e del disagio. Nel momento in cui sembra vincere un modello di scuola che tende a confermare le disuguaglianze sociali – aggiunge Bergianti – acquistano ancora maggior valore gli interventi per il diritto allo studio con l’obiettivo di eliminare ostacoli economici e culturali al diritto di ogni ragazzo a un’istruzione e per assicurare a tutti la migliore qualità dei risultati”. Il piano è definito e gestito direttamente dalla Provincia di Modena sulla base degli indirizzi fissati dalla Regione. Oltre all’handicap sono previsti contributi a progetti di qualificazione scolastica dei Comuni (quasi 120 mila euro per iniziative che coinvolgono 26 enti locali), ma anche delle scuole superiori con sette progetti di contrasto del disagio scolastico per oltre 26 mila euro. Il piano è completato dai finanziamenti per interventi nei servizi trasporto scolastico (435 mila euro per 37 Comuni), per i servizi residenziali e per investimenti per l’acquisto di scuolabus e di attrezzature per le mense.