Verrà definitivamente aperto al pubblico il palazzo Ducale, con un percorso appositamente studiato. E’ l’accordo che sottoscriveranno il 25 giugno prossimo il sindaco Laura Tosi, il generale Massimo de Maggio e il sovrintendente Filippo Trevisani, presso l’Accademia militare.


E’ un ulteriore passo in avanti verso la “restituzione” del palazzo ai sassolesi. Una scelta presa in accordo fra i militari, che ancora hanno la responsabilità della reggia estense, l’amministrazione sassolese e chi si occupa della tutela dei beni storici provinciali.
Il documento che verrà firmato ufficialmente in accademia ha validità biennale e sancisce la riapertura. Fino ad oggi infatti, dopo anni di chiusura totale per difesa dal degrado e poi un lungo programma di restauri, il palazzo è stato visitabile in periodi limitati, o in occasione di alcune mostre di alto valore artistico.
Adesso si offre la possibilità generalizzata dell’apertura e si definisce anche un percorso interno che ne offra la migliore visione.
La scelta deriva anche dalle aperture effettuate fino ad oggi, che sono state giudicate da tutti gli interessati soddisfacenti e hanno visto un’affluenza copiosa e costante di pubblico. Pochi giorni fa nel cortile interno della reggia è tornata a risuonare dopo anni anche la musica, con un concerto del programma “Giugno di stelle”.
Il palazzo insomma è nuovamente maturo per ospitare mostre, eventi, magari qualche sezione permanente di museo, e soprattutto visite guidate non più sporadiche, che ne facciano un motivo di autentica attrazione turistica per la zona.
I lavori di restauro al palazzo Ducale intanto continuano: si stanno concludendo quelli sulla corte interna, in particolare sulle pareti del cortile affrescate e chi ha visto i risultati assicura che sono eccezionali. Ma ci sono giù anche i fondi per l’opera più importante che ancora resta: il restauro della facciata che si affaccia sul parco Ducale e che nell’antichità era probabilmente quella principale. Davanti aveva infatti giardini da sogno, giochi di fontane e l’immenso parco con i due filari di pioppi lungo il viale principale.
Almeno in parte, quella magia verrà recuperata con i prossimi interventi di recupero. ma almeno non ci sarà più bisogno di tenere il palazzo chiuso e inaccessibile ai potenziali visitatori e ai tanti ammiratori non solo sassolesi.